Poche ore fa due uomini incappucciati e vestiti di nero hanno fatto irruzione nella sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”: armati di Kalashinikov hanno fatto fuoco contro i giornalisti. Il primo bilancio è di undici vittime, due dei quali poliziotti. Un’ora prima dell’attacco i redattori della rivista avevano postato sul sito ufficiale on line una vignetta raffigurante al-Baghdadi, il capo dell’Isis. Gli assalitori, dopo il massacro, sono riusciti a fuggire a bordo di una vettura di colore scuro: posti di blocco sono stati attivati immediatamente, ma gli attentatori sembra che abbiano fatto perdere le loro tracce. Adesso è caccia aperta ai due terroristi.
Il giornale satirico nel novembre di quattro anni addietro aveva subito un altro attentato: la sede del settimanale venne distrutta da una bomba molotov e dall’incendio generato dall’esplosione. Poco prima di quell’assalto la redazione aveva annunciato la nomina di Maometto come direttore del numero in uscita, che si sarebbe chiamato “Sharia Hebdo” in relazione alla vittoria del partito islamico di Ennahda alle elezioni in Tunisia e alla decisione del nuovo governo libico di usare la sharia come principale fonte di legge.
il presidente della Repubblica, Francois Hollande, si è recato sul luogo del massacro.
AGGIORNAMENTO:
Bilancio delle vittime salito a 12 morti, due dei quali poliziotti.