[AdnKronos]
“Niente accordo o il rischio di non avere affatto una Brexit. Entrambe le alternative rimangono in gioco se l’intesa” con l’Ue “viene bocciata. Le conseguenze sarebbero gravi”. La premier britannica Theresa May, nel discorso pronunciato in uno stabilimento industriale di Stoke-on-Trent, si esprime così alla vigilia del voto del Parlamento, chiamato ad esprimersi sull’accordo sulla Brexit raggiunto tra governo e Ue. “Abbiamo il dovere di implementare il risultato del referendum. Dopo aver osservato gli eventi negli ultimi 7 giorni, il risultato più probabile sembra una paralisi in Parlamento, che rischia di produrre l’assenza di Brexit”, afferma May. “Nelle ultime settimane, a Westminster alcuni sperano di ritardare o persino fermare le Brexit. Chiedo a loro di considerare le conseguenze delle loro azioni“, anche “sulla fiducia del popolo nella nostra democrazia”, aggiunge la premier britannica in quello che suona come un ultimo appello.
In una lettera indirizzata a Theresa May alla vigilia del voto parlamentare sull’accordo per la Brexit, i presidenti del Consiglio Europeo Donald Tusk e quello della Commissione Jean-Claude Juncker rassicurano la premier sul backstop, la clausola di salvaguardia che dovrebbe entrare in vigore per mantenere aperto il confine tra le due Irlande. “Lamentiamo ma rispettiamo la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea – scrivono – Consideriamo inoltre la Brexit fonte di incertezza e in questi tempi di sfida condividiamo con Lei la determinazione a creare nella misura del possibile certezza e chiarezza per singoli e società in una situazione in cui uno stato membro lascia l’Ue dopo oltre quattro decenni di intensa cooperazione ed integrazione economica”. Nella missiva i due presidenti rassicurano May, ricordando le misure addizionali decise il 13 dicembre dal Consiglio Europeo, in particolare relative all’impegno a lavorare ad un accordo ulteriore che configuri intese alternative per il 31 dicembre 2020, in modo da evitare il ricorso al backstop. E ricordano che il Consiglio Europeo ha sottolineato come – nel caso vi si dovesse fare ricorso – il backstop rimarrebbe in vigore solo temporaneamente.
“Il backstop non è una minaccia o una trappola – dice May nel discorso pronunciato nello stabilimento di Stoke-on-Trent – Non è stato possibile ottenere un limite temporale per il backstop ma abbiamo ottenuto nuovi chiarimenti e rassicurazioni. Ora abbiamo un impegno per costruire il più presto possibile un nuovo rapporto” tra Londra e Bruxelles che “non avrà bisogno di replicare il backstop”.