Nei ricordi indelebili dei tifosi catanesi c’è un 3-1 ai danni dell’Inter ottenuto al Massimino. Una partita da raccontare ai nipotini, che sancì l’umiliazione della squadra con lo scudetto tricolore e futura campione del Mondo. C’era un Maxi Lopez al massimo della forma in quel periodo (e come lo rimpiangiamo tutti, adesso) e un Jorge Martinez che decise di dare una leggitimazione più forte alla vittoria del Catania inventandosi la terza rete, dopo aver ridicolizzato Lucio, Materazzi e il povero julio Cesar.
Il Catania che sabato pomeriggio affronterà i nerazzurri non è quella stessa squadra, ma un organico sicuramente in buone condizioni psicologiche e tattiche dopo la brillante prestazione contro la Juventus, in casa, e la coraggiosa partita a Novara, conclusa con un festival di reti: 3-3.
Il tecnico Montella, per di più deve recuperare almeno uno dei tre difensori (Alvarez, Potenza e Spolli) infortunati, altrimenti rischia di dover schierare una retroguardia ristretta, snaturando l’equilibrio consolidato del Catania che punta da ani sul 4-3-3. Contro il Novara, ultima partita prima della pausa, i rossazzurri si sono schierati con un 3-5-2 che non è stato impeccabile, nè poteva esserlo. Con l’Inter non ci si può affidare agli esperimenti, per di più condizionati da situazioni di grande emergenza.
dal catania, comunque, ci aspettiamo un’altra grande prestazione perchè può contare sulla spinta di alcune individualità di primissimo piaano, come il piccolo Gomez, ad esempio, la rivelazione Bellusci (finalmente…), il sempre velenosissimo Bergessio. Ci aspettiamo, anche, di rivedere il Maxi Lopez dei tempi belli, dopo un inizio di stagione alquanto svogliato e inconcludente. Montella ha avuto già il merito di avere resuscitato Gennaro delvecchio, suo compagno di squadra alla Sampdoria. Adesso, società e tifosi si chieodno di fare il bis con il biondo argentino, già da due partite relegato in panchina.
Daniele Lo Porto