Ancora proteste per quello che , ormai, viene considerato l’affaire Muos a Niscemi. Adesso il Comune di Niscemi avvia un’ordinanza di sospensione dei lavori perché non autorizzati. “Abbiamo fatto gli opportuni controlli- spiega il sindaco di Niscemi Giovanni Di Martino, che da diverso tempo ha avviato una campagna di protesta contro la realizzazione dell’antenna statunitense- sia da parte dei tecnici, che dei vigili urbani e abbiamo verificato che la realizzazione dei lavori non è conforme alle regole, ragione per la quale attraverso una ordinanza chiediamo che lavori vengano sospesi immediatamente. Questo atto segue all’iniziativa di natura legale già avviata dalla mia amministrazione con la quale si richiede al Presidente della Regione Siciliana di revocare il parere positivo emanato dalla stessa regione per l’avvio dei lavori. Per questa ragione abbiamo fatto ricorso al Tar l’ autorizzazione dell’Assessorato Regionale all’Ambiente del 16 giugno con la quale è stato rilasciato “parere favorevole” all’installazione delle Antenne, poiché si ritiene che la Regione non aveva titolo ad esprimersi in materia in quanto il Comune di Niscemi si era già espresso in forma “negativa” ed entro i dovuti tempi. La Regione- continua il primo cittadino- ha inteso il nostro diniego come una forma di incapacità a prendere delle decisioni in materia, in realtà il nostro è stato e continua ad essere un secco no. E’ necessario continuare a fare rete tra amministratori locali, movimenti dei cittadini e partiti affinché questa battaglia diventi lotta comune in difesa del territorio, per la salute dei cittadini di Niscemi che già da tempo sono vittime delle radiazioni delle 41 antenne presenti nella base Nato sita in contrada Ulmo, all’interno della riserva naturale orientata sughereta. Un’area che, tra le altre cose, rappresenta un sito di interesse comunitario. Non posso lasciare i miei cittadini e il nostro territorio alla mercé di chiunque voglia deturparlo e creare danni alla salute. A breve scenderemo in piazza insieme al coordinamento dei sindaci per ribadire il nostro no alle azioni distruttive del nostro territorio”. Il MUOS (Mobile User Object System) è costituito da benquattro stazioni, sparse in tuttoil mondo le prime tre nelle zone desertiche delle Haway, Virginia e dell’Australia in forza di un accordo sottoscritto tra gli anni 2001-2006 con il governo italiano, sarà impiantato a Niscemi, centro dellaSicilia. Laddove già opera dal 1991, con 41 antenne, una stazione di telecomunicazioni della Marina statunitense. Le gigantesche parabole del Muos (alte 149 metri, diametro 18 e frequenze fino a 380 Mhz),inizialmente erano destinate a Sigonella, ma la vicinanza con l’aeroporto civile e il rischio di detonazione delle armi presenti nella vicinabase Nato sconsigliaronol’ubicazione.A due passi da Niscemi, invece, dovrebbe partire l’aeroporto civile Comiso: come mai nessuno teme per la sicurezza in quella importante e discussa area della Sicilia?