Nell’attesa che la Fiat fra una manciata di ore chiuda gli impianti di Termine Imerese, nella stessa giornata di mercoledì è stato rinviato a mercoledì l’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico. La Fiat abbandona gli stabilimenti siciliani che dovrebbero essere “raccolti” dal gruppo Dr Motor, che fa capo a Massimo Di Risio. Per sbloccare la trattativa, è necessario un accordo tra Fiat e sindacati sui numeri che riguardano la mobilità incentivata, cioè quanti lavoratori potranno essere effettivamente accompagnati alla pensione e quale cifrala Fiat è disposta a dare.
Mentre “salta” l’incontro al ministero, si apprende che la Fiat Group Automobiles ha disdetto tutti gli accordi sindacali vigenti e “ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto” negli stabilimenti automobilistici italiani. La decisione del Lingotto, che è stata comunicata da fonti sindacali, avrà effetto a cominciare dal primo gennaio 2012. L’azienda ha però detto di essere disponibile “a promuovere incontri” per valutare le conseguenze e alla “predisposizione di nuove intese collettive”.