Si è insediato questa mattina il nuovo procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, magistrato di altissimo profilo, con alle spalle importanti inchieste di rilievo nazionale. È stato eletto dal plenum del CSM con la votazione avvenuta al ballottaggio.
“Sono consapevole delle attese che vi sono nella citta’, che ha tanti meriti, tante sofferenze e tante difficoltà’. Lo ha detto il procuratore capo di Catania Giovani Salvi, durante la cerimonia del suo insediamento. “In città – ha sottolineato Salvi – è mancato un procuratore capo nominato dal Consiglio superiore ma vi è stato un procuratore che ha retto l’ufficio in questi mesi in maniera autorevole con risultati straordinari e quindi questo mi carica di una responsabilità ancora maggiore”.
“Sono convinto che l’efficienza del lavoro giudiziario debba essere sempre coniugata con il rispetto piu’ assoluto delle garanzie, – dice Salvi – innanzitutto dei cittadini che hanno la sventura di incontrare la giustizia come vittime e anche come imputati”. “Per potere realizzare questo – ha aggiunto – è necessario un grande sforzo che parta dal personale amministrativo e sono consapevole anche che solo il rapporto costruito con l’avvocatura puo’ far si’ che ci sia una procura ed una difesa efficiente. Tutto questo è assolutamente indispensabile perché si possa avere efficienza e garanzia cioè vera giustizia”.
Giovanni Salvi 59 anni, in magistratura dal 1979, è stato per venti anni sostituto procuratore a Roma, prima di approdare nel 2002 al CSM come componente togato. Da pm a Roma e poi da sostituto pg in Cassazione si è occupato di indagini delicate, come quelle sulla strage di Ustica, degli omicidi Pecorelli, Calvi e D’Antona e di inchieste su Nar e Br.
Il neo procuratore, annuncia la conclusione di una brillante operazione, portata a termine dalla squadra mobile di Catania (SCO): “Oltre che dal vostro augurio sono stato accolto da un’altra notizia che in qualche maniera fa da buon auspicio all’inizio del mio lavoro, la conclusione di una brillante operazione di polizia, che da un lato mi dà grande soddisfazione per il risultato, dall’altro mi rende ancora più consapevole delle difficoltà del mio compito”.
L’arsenale ritrovato in un garage nel centro storico di uno stabile signorile nel centro di Catania. Oltre ad armi e munizioni comprendeva anche una bomba a mano e un ingentissimo munizionamento di vario calibro. Sono stati sequestrati anche tre fucili – uno da guerra con la matricola abrasa, due con le canne mozze calibro 16 e con matricola parzialmente cancellata – un fucile mitragliatore, un revolver, cinque pistole con la matricola abrasa e un paio di manette.
Indagini sono in corso, coordinate dalla Procura. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se utilizzate in fatti criminosi.
Sulla brillante operazione della Squadra Mobile catanese, l’on. Nello Musumeci esprime con queste parole il suo plauso: “Esprimo ancora una volta, con grande soddisfazione, il mio plauso al Questore, ai dirigenti e a tutto il personale della Squadra Mobile che hanno condotto un’altra importante indagine che ha portato ad sequestro di un vero e proprio arsenale nella disponibilità della criminalità organizzata. Ritengo di buon auspicio la coincidenza che questa ennesima prova di professionalità e spirito di sacrificio del personale della Polizia di Stato coincida con l’insediamento del nuovo procuratore della Repubblica Giovanni Salvi, al quale rinnovo i miei calorosi auguri di buon lavoro, perché Catania chiede ed ha bisogno di una guardia sempre alta sui temi della legalità, in qualsiasi ambito”, ha concluso l’on. Musumeci.