Dopo qualche mese dalla emergenza profughi, diminuita certamente ma continua, e vittima inconscia di quella che è stata chiamata “la primavera araba” e “la rivoluzione dei gelsomini”, Lampedusa si risolleva, riprende fiato, rinasce. Zeppa di ferite e violata del suo fiero isolamento. Su tale ambito, ed anche in occasione del primo anniversario della “rivoluzione del 17 dicembre”, giorno in cui ha preso il via la sollevazione popolare che ha portato alla caduta del presidente Zine El Abidine Ben Ali, dove un venditore ambulante di Sidi Bouzid, Mohamed Bouazizi, si diede fuoco, innescando il movimento di protesta nell’intero paese, il fotoreporter catanese Vincenzo Leonardi esporrà durante tutto il periodo natalizio, ovvero dal 23/12/2011 al 08/01/2012, nella sala del Refettorio del Palazzo della Cultura (ex Convento San Placido) alcuni magnifici scatti in una mostra fotografica dal titolo “MIGRANTES”.
Le immagini scelte sono parte di un reportage di cronaca ed un’espressione artistica di un grave disagio sociale come l’immigrazione, percepibile negli angosciati ritratti dei profughi o nei suggestivi scatti di alcuni dettagli, e vogliono attestare i momenti dell’emergenza clandestini e promuovere l’importanza dell’integrazione.
Le foto realizzate per i maggiori quotidiani e periodici nazionali, vogliono documentare i volti dei migranti appena sbarcati sul molo del primo traguardo europeo, le concitate operazioni di soccorso svolte dalle diverse forze dell’ordine, le paure di un possibile rimpatrio, il prezioso aiuto fornito dalla Croce Rossa Italiana e dalle diverse Onlus presenti (UNHCR, MSF, Save the Children); ma anche ciò che resta del loro passaggio: la rabbia (e non il rancore!) dei lampedusani per i danni subiti, gli avanzi di cibo, le scarpe ed i vestiti, i numerosi barconi, i libri di preghiera.
Oggetti che i migranti hanno lasciato e che diventano testimonianza di memoria.
Immagini alternate di chi acconsentiva a mettersi in posa, di chi aveva lo sguardo lontano o di chi si nascondeva nel proprio Hijab, di chi guardava intensamente l’obiettivo, di chi imprecava, di chi sorrideva felice.
IL FOTOGRAFO: VINCENZO LEONARDI
Catanese, 48anni, fotografo da oltre 25. Passione prima, professione dopo. Dopo una breve esperienza nel mondo pubblicitario, si dedica alla fotografia di moda ed architettura ed inizia a lavorare con alcune importanti realtà. Decide di rimanere un fotografo freelance e di occuparsi di fotografia sociale e giornalistica. Da anni collabora con note agenzie stampa nazionali ed internazionali.
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