Sulla pista dell’aeroporto di Comiso sfrecciano le Ferrari e non gli aerei

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L’aeroporto di Comiso, inaugurato varie volte ma mai reso operativo, è la location ideale per mandare sulla sua bella pista le Ferrari a tutto gas. Ed è, ovviamente, subito polemica e subito protesta.

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Il 3 dicembre scorso, due giorni prima che la pista venisse consegnata ufficialmente al Comune da parte dell’impresa appaltatrice e contestualmente trasferita alla società di gestione Soaco, dal sindaco della cittadina Iblea, Giuseppe Alfano, è stato colto in “flagranza” alla guida di una fiammante Ferrari proprio sulla pista di volo. Prove d’alta velocità organizzate dal locale Club della famosa Casa d’auto, in vista di una manifestazione da tenere nello scalo nella prossima primavera, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza.

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Immediata la presa di posizione dell’ex sindaco di Comiso (oggi deputato regionale) Giuseppe Digiacomo: “Ma lo sa il sindaco, che è anche socio della Soaco e titolare dell’impianto, che comportandosi in questo modo non solo rischia di danneggiare l’opera, di mettere a rischio vite umane, di farci perdere credibilità a tutti i livelli, ma di farci anche sospendere la concessione per la gestione?”.

L’episodio, sicuramente discutibile, ha proposto all’attenzione nazionale la lunga vicenda dell’aeroporto di Comiso: la gestione dello scalo e l’utilizzo dei relativi impianti è stata affidata dal Comune di Comiso a SO.A.CO. SpA (Società dell’Aeroporto di Comiso). Il capitale di SO.A.CO è ripartito: il 35% al Comune di Comiso, il restante 65% a Intersac Holding SpA con sede in Catania, a seguito di aggiudicazione della gara ad evidenza pubblica per individuazione del socio privato di maggioranza si SO.A.CO. Intersac è stata inizialmente costituita tra la società di gestione dell’Aeroporto di Catania (SAC) e Interbanca ed è oggi partecipata anche dal Gruppo Ciancio.

Vedi il video de “La Gazzetta Iblea”

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