Aveva 91 anni, è stato stroncato da una crisi cardiaca che lo ha colpito nella tarda serata del 30 dicembre. Ricoverato presso il “suo” San Raffaele è poi deceduto presso l’Unità Coronarica intorno alle 7.30 di ieri mattina, 31 dicembre.
I funerali di don Verzé si terranno a Illasi (Verona), presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, il 2 gennaio alle ore 14.30 e saranno officiate da monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona. Il feretro sarà ospitato, sempre il 2 gennaio, presso il Ciborio del Dibit2, in via Olgettina 60 a Milano , dalle 9.30 alle 11.30.
Laureato in Lettere Classiche e Filosofia, nel 1948 fu ordinato sacerdote. Divenne poi segretario del santo don Giovanni Calabria. Nel 1958 fondò l’Associazione Monte Tabor, che lo portò nella seconda metà degli anni Sessanta alla costruzione dell’ormai arcinoto ospedale “San Raffaele” a Segrate, alle porte di Milano, poi diventato polo universitario della Facoltá di Medicina e Chirurgia dell’Universitá Statale di Milano nel 1982.
Malgrado l’indubbia eccellenza delle prestazioni, riconosciute a livello internazionale, nel corso del 2011 sono emersi i problemi finanziari del San Raffaele, dovuti all’elevato indebitamento del gruppo fino all’inchiesta che ha coinvolto i vertici dell’ospedale e che ha ipotizzato i reati di bancarotta e associazione a delinquere. Indebitamento pari a 1,5 miliardi di euro. Sotto accusa la malagestione e alcune spese folli. Proprio ieri, 31, si è svolta l’asta per l’aggiudicazione dell’importante polo sanitario. Una sola offerta, quella del San Donato che ha offerto 305 milioni di euro.
Ma questa poi è solo cronaca di business. Ciò che la sanità era sempre stata per Don Luigi Verzè.
Luigi Asero