L’interrogativo inizia a porsi nei viaggiatori catanesi. La decisione di Trenitalia di tagliare tutti i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia ha acceso i riflettori sulle compagnie aeree. E l’annuncio di una partnership commerciale fra Alitalia e le due compagnie low cost Windjet e Blu-Panorama (Blu-Express) preoccupa i siciliani che rischiano di veder trasformata la Sicilia in un nuovo monopolio commerciale targato Alitalia. Monopolio per il quale il rischio di condizioni sempre meno vantaggiose è veramente alto.
Ma cosa sta succedendo realmente nella compagnia siciliana Windjet? La crisi economica che sta attanagliando tutti i settori non ha certo lasciato indenne la compagnia aerea del presidente Pulvirenti. Sul tavolo ci sarebbero in ballo stipendi arretrati e contratto collettivo di lavoro da rinnovare. Secondo il segretario provinciale della Filt Cgil, Carmelo De Caudo, qualora l’Autority Antitrust si pronunciasse favorevolmente, Alitalia potrebbe acquisire Windjet (e Blu Panorama). De Caudo lamenta la mancanza di informazioni da parte dei vertici di Windjet che pur avendo, lo scorso 23 gennaio, incontrato i sindacati non avrebbero riferito nulla in merito a trattative con il gruppo Alitalia-CAI.
Come i circa 500 dipendenti Windjet che hanno appreso dagli organi di stampa la notizia. E De Caudo, il cui sindacato rappresenta anche i dipendenti Blu-Express lamenta serie preoccupazioni sul fronte dell’occupazione proprio su quest’ultima compagnia. Ragionevolmente infatti Windjet occupa per lo più il territorio siciliano, dove Alitalia non è forte. Cosa differente per Blu Panorama che gestendo da Roma e Milano la maggior parte del suo traffico potrebbe non necessitare, in caso di acquisizione da parte di Alitalia-CAI, di tutto il personale oggi impiegato.
Varie le ipotesi di accordo che si fanno in questi giorni, da uno scambio di quote a una cessione parziale. Ma il mutismo degli organi dirigenti Windjet non lascia molto spazio e qualsiasi ipotesi, allo stato attuale, rischia d’essere solo illazione. Vi aggiorneremo, certo è che la crisi -è il caso di dirlo- fa volare basso anche le compagnie aeree.
Luigi Asero