Tutto per una stupida partita di calcio, il copione è sempre lo stesso. Una squadra perde, la tifoseria non gradisce, qualcuno si agita maggiormente e alla fine è tragedia.
Doveva essere una semplice partita, una di quelle cose che -soprattutto nel martoriato Egitto dei nostri giorni- doveva servire a svagarsi. Così non è stato. Lo stadio è quello di Port Said nel nord del Paese, la partita è quella fra la locale al-Masri e l’al-Ahly. I tifosi della squadra al-Masri, al termine della partita, hanno cominciato a tirare pietre e bottiglie sui giocatori e gli avversari, in protesta per aver perso il match. Poi le violenze e gli scontri. I giocatori sono stati evacuati con elicotteri. Alla fine si contano 73 morti e un migliaio di feriti negli scontri proseguiti anche fuori dallo stadio con le forze dell’ordine.
Anche al Cairo ci sono stati violenti scontri, sempre in seguito a un incontro di calcio di Premiere League (serie A). Lo stadio è stato incendiato dopo che l’arbitro ha sospeso la partita tra il Zamalek e l’Ismaili.
La tv di Stato ha annunciato che la federazione calcistica ha sospeso a tempo indeterminato tutte le partite della Premier League.