Gdf arresta funzionario Ipab a Catania

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La Guardia di Finanza di Catania ha arrestato Ignazio De Luca, 58 anni, segretario degli Istituti Femminili Riuniti Provvidenza e S. M. Del Lume (I.P.A.B.) di Catania, per i reati di peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato e truffa continuata ai danni dello stesso Ente.

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Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’attività d’indagine esperita su delega della locale Procura della Repubblica, nell’ambito della quale è stato possibile accertare che il De Luca, quale segretario ed economo dell’IPAB (Ente di diritto pubblico di assistenza e beneficenza), nonché quale responsabile di altri Enti privati collegati, avendo la piena disponibilità per ragioni d’ufficio della gestione del patrimonio dell’ente si è appropriato indebitamente di ingenti somme di denaro nel periodo dal 2006 al 2010, tramite operazioni di bonifico bancario emesse a suo favore senza provvedimenti autorizzativi e documentazione attestante le spese sostenute nonché false fatturazioni per acquisti fittizi di beni e servizi occorrenti all’Ente

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Secondo l’accusa, De Luca con lo scopo di ottenere altri profitti illeciti legati a un finanziamento pubblico pari a 240.000 Euro elargito all’IPAB dalla Comunità Europea e dalla Regione Sicilia per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, avrebbe presentato all’Ente Regionale false dichiarazioni liberatorie attestanti l’avvenuto pagamento delle fatture per la realizzazione dell’impianto stesso, realizzato in maniera difforme rispetto ai criteri stabiliti dalla legge.

Inoltre, l’indagato si è reso responsabile del reato di truffa ai danni sempre dello stesso Ente in quanto, con artifizi e raggiri, consistenti nell’indicazione di “voci oscure” all’interno delle buste paga prodotte, attribuiva indebitamente a se stesso somme di denaro sottratte all’Ente, le cui voci tra l’altro non venivano inserite negli imponibili previdenziali e quindi non erano soggette a tassazione.

Nell’ambito dell’operazione sono stati sottoposti quindi a sequestro diversi beni immobili, auto e motoveicoli nonché denaro a lui riconducibili quali, “in primis”, lo stabilimento balneare Fondazione Santa Maria del Lume insistente sul lungomare “la playa” di Catania.

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