Neve e acqua hanno bagnato l’ormai trascorso venerdì romano già a partire dalle 13 di ieri venerdì, ma la fase più intensa della nuova ondata siberiana è decisamente arrivata. Come previsto tra venerdì e sabato. Così la neve fiocca copiosamente più o meno dalle 19 di venerdì. Tutto pronto questa volta, la Capitale non si fa trovare impreparata. O almeno così è dato sapere.
Intanto la Polizia Stradale ferma i camionisti sprovvisti di catene sul grande raccordo anulare, sono mobilitati 250 mezzi e 6 mila uomini. I mezzi spalaneve del Comune sono intervenuti nel pomeriggio soprattutto a Monte Mario e sull’Aurelia.
Ridotto di circa il 50% il traffico privato. Un po’ per normale prudenza dei cittadini romani, un po’ per l’impossibilità di reperire catene da neve ormai esaurite in ogni negozio della città e non solo. L’Anas ha predisposto grandi cartelli di segnalazioni luminose per avvisare ogni utente dei disagi previsti.
Ferrovie dello Stato ha infatti sospeso preventivamente tutti i collegamenti su 6 linee strategiche, quelle che collegano Roma, Viterbo, il Frusinate, l’Umbria e l’Abruzzo. Ridotto e rallentato il servizio sulle altre, regolare il treno per Fiumicino aeroporto. Molti i viaggiatori rimasti bloccati in città nonostante i ripetuti annunci di giovedì.
A spargere il sale venerdì mattina sulla scalinata e in piazza del Campidoglio sono stati sei reclusi del carcere di Rebibbia.
Prime ripercussioni sul traffico aereo anche all’aeroporto di Fiumicino: Alitalia fin dalla mattinata ha effettuato alcune cancellazioni di voli tra Roma e Milano, per alleggerire il traffico nei due scali. Alitalia fa sapere di avere già riprotetto tutti i passeggeri su voli alternativi.
Dalle 6 del 10 febbraio alla mezzanotte di domani obbligo di circolazione con catene a bordo o gomme termiche per tutti gli autoveicoli: in caso di neve gli automobilisti sono obbligati a montarle. Sempre dalle 6 di venerdì 10 a tutto sabato divieto di circolazione per ciclomotori e motoveicoli. Oggi, sabato, accesso libero alle Ztl del Centro Storico e di Trastevere.
L”ordinanza del 9 febbraio prescrive ai privati proprietari di aree o terreni confinanti con strade pubbliche o sedi ferroviarie di provvedere alla manutenzione degli alberi o delle piante che si protendono oltre il confine privato, tagliando e rimuovendo i rami caduti che costituiscono impedimento o intralcio a pedoni, veicoli o passaggio dei treni. Per i cittadini («tutti i proprietari di stabili») resta in vigore l’obbligo previsto dal Regolamento di Polizia urbana di tenere sgomberi dalla neve, durante e dopo le nevicate, dalle 8 alle 20 i marciapiedi antistanti gli stabili per una larghezza di due metri.
Luigi Asero