Trecento kilometri quadrati di territorio, 300 mila abitanti, diecimila posti letto, 9.600 esercizi commerciali, oltre 600 mila presenze annuali. Sono i numeri che dimostrano la rilevanza turistica dei 16 comuni che oggi compongono il “Distretto della Regione Siciliana Il Mare dell’Etna”, nato i primi di febbraio, e presentato ufficialmente alla Bit di Milano. Dalla Riviera dei Ciclopi di Acicastello al barocco di Acireale, dall’area archeologica di Acicatena, al Santuario della Madonna di Valverde fino alla chiesa dell’Annunziata a S.Agata Li Battiati per giungere alle pendici dell’Etna con i comuni di Sant’Alfio e Milo.
È solo un piccolo assaggio di ciò che i turisti potranno trovare tra il mare e l’Etna.
“La società consortile, costituita da enti pubblici e società private, nasce allo scopo di promuovere un territorio profondamente simile per caratteristiche geografiche e attivare occasioni di sviluppo – spiega Antonio Maugeri, consigliere di amministrazione del Distretto –. Ciascuno di questi luoghi aveva una identità a sé. Siamo riusciti a creare una rete e un brand che ci permette di presentarci come un territorio unico, capace di attrarre investimenti pubblici e spendere al meglio i fondi comunitari”.
Per il vice presidente Nico Torrisi “E’ determinante la sinergia tra pubblico e privato: insieme è stata trovata una linea d’intesa. Se in passato si sono perse occasioni importanti, il Distretto è oggi saldo fondamento per un ottimale utilizzo dei fondi europei, che troppo spesso sono stati restituiti al mittente. Il Mare dell’Etna non è e non vuole essere carrozzone parapolitico e la partenza lo dimostra. Sia da parte dei sindaci, che sono riusciti a mettere da parte le diverse sensibilità politiche, sia da parte dei privati che fermamente credono in questa iniziativa”.
Per il professore Benedetto Puglisi “Fino a questo momento, nel turismo, promozione e commercializzazione non sono stati trattati in maniera sinergica, generando un dispendio di energie e risorse economiche. La struttura del Distretto, dove la componente privatistica e’ perfettamente equilibrata a quella pubblica, punta verso un sistema di promo-commercializzazione integrato dove le istituzioni forniscono la base operativa su cui puo’ lavorare e investire il privato”.
Al termine della conferenza di presentazione alla Bit di Milano è intervenuto anche il coordinatore del Distretto turistico Isole Eolie, Christian Del Bono, che ha lodato l’iniziativa e raccomandato un continuo dialogo tra distretti.
U/s