Si muore ancora di maltempo, piove sulla Protezione Civile

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Non tende a placarsi l’ondata di gelo che sta mettendo in ginocchio la nostra penisola e gran parte dell’Europa. Ai disagi patiti da Roma e amplificati dalla querelle tra il sindaco Alemanno e il capo della Protezione Civile Nazionale prefetto Gabrielli, si aggiungono le voci di centinaia di pendolari bloccati, di scuole e uffici chiusi, di nuovi morti soprattutto.

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Oggi ad Avezzano è stato trovato cadavere un camionista 68enne parcheggiato in un’area di sosta, il riscaldamento della cabina non è stato sufficiente a salvarlo dal gelo. Un settantenne ha perso la vita ad Ancona. Un indiano, clandestino, di 43 anni è stato trovato morto, a causa del freddo, in un casolare abbandonato nelle campagne del mantovano. Il cadavere congelato di una donna di 48 anni di origine moldava è stato scoperto nel pomeriggio a Como, nel bosco del monte Baradello. Una pensionata di 86 anni è stata trovata senza vita nell’orto vicino alla sua casa, a Bagnoli del Trigno (Isernia): con ogni probabilità è stata colta da malore a causa dello sforzo e della temperatura rigida. A Campomarino Lido (Campobasso), un pensionato di 84 anni è stato trovato morto, ma il decesso era avvenuto da alcuni giorni nella sua casa, dove era rientrato bagnato e infreddolito. In provincia di Enna un uomo è morto in un incidente stradale causato dal maltempo.

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Interi comuni come Olevano Romano, Subiaco e Bellegra sono rimasti isolati. Sarebbero ancora 23.900 le famiglie totalmente isolate per la mancanza di energia elettrica. Malgrado gli sforzi di oltre mille tecnici Enel non si riesce a ripristinare tutto proprio a causa delle avverse condizioni meteo.

Ma la situazione si tinge anche di grottesco, dopo che il Governo ha chiesto che scenda in campo l’esercito, questo risponde che a causa della mancanza di fondi i comuni dove si interviene dovranno risarcire per i danni. Il tutto mentre non cenna a placarsi la polemica fra comune di Roma e Protezione Civile Nazionale.

Freddo polare in tutta la Lombardia, in Piemonte, in Veneto. Il termometro è sceso fino ai -13 di Milano e addirittura ai -35 di Trepalle, frazione di Livigno in Valtellina.

Non sono ottimistiche: la Protezione civile annuncia ancora neve, fino a quote di pianura, su Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, sui settori orientali della Toscana e sul Lazio centro-orientale. L’area depressionaria, che da giorni sta interessando la penisola, porterà nevicate anche nella giornata di domani.

E non va meglio di certo nel resto d’Europa. Sono più di 300 i morti in una decina di giorni di gelo e neve. L’Ucraina resta il paese che paga il maggior tributo in termini di vittime, ben 131 finora, e sono in gran parte senzatetto, alcolizzati e emarginati. Molto pesante il bilancio dei morti anche in Polonia, dove le vittime del gelo sono state 53 negli ultimi dieci giorni, otto nelle ultime 24 ore. La situazione resta molto difficile in Romania e Bulgaria, dove le vittime del gelo sono finora rispettivamente 34 e 12. In Romania solo nelle ultime 24 ore si sono registrati altri sei morti.
In RUSSIA sono stati una settantina i morti dall’inizio di gennaio, in gran parte senzatetto e alcolizzati.L’Europa centro orientale e i Balcani restano l’epicentro dell’emergenza-gelo, con decine di migliaia di persone rimaste isolate, quasi 70 mila nella sola Serbia. L’ondata eccezionale di freddo e neve tuttavia si va man mano estendo anche ad altri paesi dell’Europa occidentale, con le situazioni più difficili che si registrano in Italia, Francia Germania e Gran Bretagna, dove oggi a causa delle forti nevicate è stata annullata la metà dei voli all’aeroporto Heathrow di Londra, il più trafficato d’Europa.

Luigi Asero

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