Catania, 16 marzo e Palermo 17 marzo, il nuovo album de La Fame di Camilla, intitolato L’Attesa

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Venerdì 16 marzo presso il Barbara Disco Lab di Catania e Sabato 17 marzo prezzo il Palab di Palermo, la band presenterà il nuovo lavoro.

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Una band pop-rock dalle sonorità internazionali, testi che si riallacciano alla grande lezione dei cantautori ma tessuti in modo nuovo e originale, un approccio “frontale” che mira a colpire l’anima di chi ascolta. La band è composta da Ermal Meta (voce, chitarra, piano, campionamenti), Giovanni Colatorti (chitarre), Dino Rubini (basso) e Lele Diana (batteria).

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La Fame di Camilla nasce a Bari nel 2007 e riflette gli ascolti eclettici dei componenti, che spaziano dal pop cantautorale all’alternative, dalla psichedelia al pop-rock, dai Radiohead ai Coldplay; l’attitudine pop-rock della band viene fuori con decisione sin da subito, e costituisce il “drive” lungo cui indirizzare con decisione il proprio cammino. Ben presto nascono le prime canzoni, in italiano e in albanese, lingua madre del cantante Ermal Meta, che entusiasmano il pubblico e convincono la critica grazie alle “emozioni nude” dei testi, poetici e diretti ad un tempo e alla qualità e intensità dei concerti. Il dono di Ermal nel mettere in fila le parole ha davvero pochi rivali, così come la sua capacità di ricollegarsi, per gusto ed inventiva, alla capacità tutta cantautorale di trasmettere immagini attraverso i propri testi, offrendo però un punto di vista del tutto originale. Per La Fame di Camilla comincia subito una fitta attività live, nei locali e in occasione di festival e concorsi nazionali, con ottimi riscontri.

Il primo singolo della band è stato Storia di una favola, che anticipava l’uscita del disco La Fame di Camilla, prodotto artisticamente dalla stessa band, registrato e missato presso gli Stone Room Studios e gli Itaca Recording Studios di Bari, e masterizzato a Londra da John Davis (R.E.M., U2, Damon Albarn, ecc.). Un album decisamente maturo per essere un debutto, in cui spiccano canzoni già “definitive” e arrangiamenti ispirati e felici, a riprova di quanto la band abbia già fatto molta strada prima di arrivare all’esordio discografico.

Storia di una favola ha portato decisamente fortuna alla band, vincendo il premio come Miglior Soggetto per il videoclip oltre al Premio Rivelazione Indie Pop dell’anno al Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI). Sempre a dicembre Storia di una favola si aggiudica il titolo di Miglior Videoclip Italiano (PVI) per il 2009 nella Categoria EMERGENTI.

Il brano con cui La Fame Di Camilla si è presentata al Festival di Sanremo 2010 è “Buio e Luce”, ennesima dimostrazione di un suono e di un piglio internazionale, in grado di coniugare la tradizione melodica italiana con gli arrangiamenti e l’emozionalità “animista” delle grandi band pop-rock d’oltremanica.

L’ultimo progetto discografico de La Fame di Camilla è uscito per Universal Music il 19 febbraio 2010, e contiene una selezione di canzoni provenienti dal loro album di debutto oltre ai brani inediti, tra cui quello di Sanremo, sui quali ha lavorato Fabrizio Barbacci (Negrita, Ligabue, Gianna Nannini, Roy Paci & Aretuska,ecc.), indice dell’indubbia qualità del progetto artistico di questa giovane band.

Il 3 luglio 2010 hanno partecipato all’Heineken Jammin’ Festival suonando sullo stesso palco di Stereophonics, The Cranberries ed Aerosmith.

Il 27 novembre 2010, durante La Notte della Musica Emergente presso l’Atlantico Live di Roma, la band ha ricevuto il premio come “Miglior Gruppo Rivelazione del 2010”.

Il 14 luglio 2011 hanno inaugurato la 25° edizione di Italia Wave Love Festival.

Il 31 gennaio 2012 è uscito per Universal Music il nuovo album intitolato “L’Attesa”.

LA FAME DI CAMILLA  è in tour da febbraio 2012.

IL TOUR

A quasi due anni di distanza dall’album di debutto “Buio e Luce”, torna la Fame di Camilla con un nuovo album intitolato “L’Attesa”, uscito martedì 31 gennaio. Il disco è stato anticipato dal singolo “Susy e l’Infinito”.

Registrato ad Arezzo negli studi dei Negrita, il disco è stato prodotto da Fabrizio Barbacci (già al lavoro anche con Ligabue, Nannini, Renga e molti altri). Nate in tour, le nuove canzoni non nascondono una vocazione live, dimensione nella quale il gruppo è perfettamente a proprio agio.  L’attesa del titolo è quella di cui sono prigionieri molti ragazzi oggi. Lo stallo, l’immobilità che non fa alzare la testa, la paura che corrode e immobilizza. Un’attesa che deve diventare viaggio, amore, movimento, vita.

L’Attesa è sicuramente un disco “maturo”, dove  le allegorie sono meno indispensabili e la voce di Ermal Meta si spinge e si dilata con estrema naturalezza.

La Fame di Camilla sarà la band di supporto dei concerti dei Negrita che culmineranno con la data già sold out al Medionalum Forum di Assago l’11 febbraio. Dopodichè la band partirà di nuovo per un lungo tour che li porterà a suonare nei più importanti club di tutta Italia.

Tracklist:

  1. La stagione dell’amore silenzioso
  2. Crescere
  3. Solo una scia
  4. Rivoluzione
  5. Susy e l’infinito
  6. La mia parte più debole
  7. Astronauti
  8. Giuda
  9. Niente che ti assomigli
  10. Un uomo
  11. L’altra metà
  12. Bye Bye, Baby
  13. Un pezzo di cielo in più

 

Di seguito le prime date del tour:

21 gennaio                       Bari, Teatro Forma
01 febbraio                      Bari, FELTRINELLI
03 febbraio                      Padova, Palafabris > apertura al “Dannato vivere – Arena tour” dei Negrita
07 febbraio                      Torino, Palaolimpico > apertura al “Dannato vivere – Arena tour” dei Negrita
10 febbraio                      Torino, FNAC
11 febbraio                       Assago (MI), Mediolanumforum > apertura al “Dannato vivere – Arena tour” dei Negrita
17 febbraio                      Castiglion Fiorentino (AR), Velvet Underground
18 febbraio                      Roma, Circolo degli Artisti
25 febbraio                      Copertino (LE), Triade
10 marzo                         Milano, Tunnel
16 marzo                         Catania, Barbara Disco Lab
17 marzo                         Palermo, PaLab
23 marzo                         Roncade (TV), New Age Club
31 marzo                         Pagani (SA), Centro Sociale Comunale
14 aprile                          Brescia, Latte +
21 aprile                          Viterbo, Officina Belushi
11 maggio                       San Martino di Lupari (PD), Garage Club
12 maggio                       Mantova, Arci Tom
26 maggio                       Balanzano (PG), Afterlife Live Club

Universal Music Italia

 

La Fame di Camilla – L’Attesa

Il secondo disco de La Fame di Camilla parte con suoni tesi, molto accattivanti e con un piglio in più.  La personalità è evidente e sottolineata da viaggi di parole molto profonde e mai casuali. L’indagine che si compie è sempre nell’anima, nella vita, ma con una lucidità molto più evidente. Senza scomodare la definizione “disco della maturità”, L’Attesa è sicuramente un disco “maturo”, dove  le allegorie sono meno indispensabili e la voce di Ermal Meta si spinge e si dilata con estrema naturalezza. Registrato negli studi dei Negrita con Fabrizio Barbacci, il disco gode  delle attenzioni della rock band aretina. Nate in tour, le nuove canzoni non nascondono una vocazione live, dimensione nella quale il gruppo è perfettamente a proprio agio.  L’attesa del titolo è quella di cui sono prigionieri molti ragazzi oggi.  Lo stallo, l’immobilità che non fa alzare la testa, la paura che corrode e immobilizza.  Un’ attesa che deve diventare viaggio, amore, movimento, vita.

La stagione dell’amore silenzioso

Il disco parte subito con “giovani speranze forti come  quest’anima” .  Un suono molto teso e deciso ed un forte desiderio di vita. Esperienze e amori  rischiano di uccidere, ma la forza e la consapevolezza di sé portano a superare anche “gli anni più bui”

Crescere

“Non è un addio ma è solo crescere”.  Nella conclusione di una storia d’amore c’è la metafora della vita, che è fatta di arrivi e partenze, di porte chiuse e lacrime.  Soffrire o sorridere fanno parte di un percorso preciso e solo chi non si sottrae a questo può effettivamente Crescere

Solo una scia

Arrivi e partenze possono o devono essere caratterizzati da qualcosa di preciso. Una scia che dia il senso di aver vissuto. E soprattutto quando la vita ti fa crescere e maturare , tra le rughe del tempo,  occorre poter ritrovare quello che si è stati. Teso e senza fiato questo brano si lascia andare, nell’incedere, a violini molto accattivanti.

Rivoluzione

Ipnotica e magica, questa intensa ballad ci trascina al significato più intenso della vita che non deve essere morire lentamente. “Inutile aspettare qualcosa che accenda la voglia di reagire”. Rivoluzione per dare vita ad un altro mondo possibile. Rivoluzione come fine dell’Attesa.

Susy e l’infinito

Accattivante e ricca di suoni con cui flirtare,  questa canzone racconta l’incontro di un attimo, quello passionale fatto di amore e fuga.  Susy  è una donna che guarda l’infinito e vola via, ma anche metafora di quelle occasioni da consumare ora e qui.

La mia parte più debole

Sincopata e  senza difese, questa è la canzone che sa esaltare le fragilità, le paure, che toglie il respiro ma lascia il fiato per urlare il nome di chi ami.  Come in Buio e Luce,  torna intenso il senso di paura che ci fa nascondere impauriti dal nostro stesso cuore.

Astronauti

Le distanze vere o presunte vanno percorse senza paura e in compagnia di chi sa viaggiare con noi. “Per navigare senza vele non serve il vento, solo stelle nuove da esplorare” . Fatta di spazi siderali e fermate, questa canzone ci trascina nello spazio, grazie anche all’incedere sinfonico.

Giuda

Sorrisi che nascondono lacrime, anime svendute e vuoti abissali. Non c’è cura per l’assenza di valori, di desideri e sogni e un’anima mercificata non vale nulla,  si può vendere a 30 danari, il prezzo che Giuda incassò per la vita di Gesù.

Niente che ti assomigli

L’arpeggio iniziale coinvolge subito in una canzone intrisa di amore e riconoscenza: “ L’amore che ho per te lo porterò nelle prossime vite. Ma perché hai scelto proprio me? Non c’è niente che ti assomigli”. Un inno all’amore o forse alla vita, che ti sceglie sempre anche quando decidi di abbandonarla.

Un uomo

“Il tempo è un inganno per me che sono un uomo”.  La vita che bussa e cerca di dare un senso a sé stessa è in  contrasto con il tempo che trascorre e sembra voler togliere spazio alle domande .  La condizione umana porta spesso inquietudine, ma proprio per questo è ricca di fascino.

L’altra metà

Parte con un suono vagamente retrò, questa canzone malinconica e sentimentale. “Devo ancora darti l’altra metà di un cuore che hai già” . Ritrovare un amore mai perso, può essere più doloroso e difficoltoso che vivere altre occasioni. Siamo spesso dietro ad un muro a nascondere la nostra nostalgia….

Bye Bye Baby

Uno dei brani più solari e apparentemente leggeri del disco, ci fa fare un viaggio anche musicale, nella west coast californiana. Suoni che profumano di viaggio e libertà accompa -gnati da una voce  che quando occorre sa anche sdrammatizzare.

Un pezzo di cielo in più

Una ballad chitarristica che suona come una preghiera “Vita che inganni me, cosa posso fare per non essere soltanto metà di qualcosa che è da qualche parte del mondo cercando me”. Una richiesta di vita alla vita stessa, un bisogno di luce, di chiarezza, di istruzioni per l’uso.

Due lacrime

Gioiellino acustico messo a chiudere la versione digitale del disco. Tra le tante paure dell’esistenza c’è quella della solitudine. E una promessa di luce e colori ha il peso specifico dell’amore. “Non fermarti se tutto è già fermo, lascia spazio per un sorriso e non sprecare due lacrime”

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