Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, dando mandato a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861
“Questo è il testo riportato nella legge n. 4671 del Regno di Sardegna e vale come proclamazione ufficiale del Regno d’Italia”, ha ricordato il generale Lucio Arena, presidente del Comitato per la valorizzazione del Monumento ai Caduti di Catania, in occasione della manifestazione con la quale le Associazione d’arma e combattentistiche hanno ricordato il 151esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Una celebrazione sobria, alla presenza del sindaco Raffaele Stancanelli, del vice presidente vicario del Consiglio comunale, Puccio La Rosa, dei rappresentanti del Prefetto, del Questore, del Comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e una rappresentanza della Capitaneria di Porto.
La Bandiera italiana è stata portata da tre baby-sindaci delle scuole del territorio, accompagnati dal preside Adernò e dalla professoressa Mazzaglia, mentre l’inno d’Italia è stato cantato dalla corale della Parrocchia Natività del Signore di padre Roberto.
La messa per i numerosi presenti è stata celebrata dal cappellano di Maristaeli, padre Pantò, sotto una struttura mobile appositamente realizzata dai soci dell’Associazione paracadutisti.
Con questa altra manifestazione, che segue la festa del Tricolore, si vuole restituire dignita e decoro, sottraendolo all’incuria e all’azione dei vandali, al Monumento ai Caduti realizzato sul lungomare, nei pressi di piazza Europa, a Catania.
Daniele Lo Porto