La vicenda calciopoli nel 2006, lo scandalo scommesse illecite degli ultimi anni, i goal visti e non visti da arbitri e guardalinee, gli scontri tra gli ultrà, le accuse tra dirigenti, gli stadi scomodi e innevati. Sarebbero tanti i motivi per smettere di seguire il calcio in Italia, eppure il campionato di Serie A registra ogni anno un’interesse particolare. Non passa giorno in cui in un bar, in un’ufficio, da un barbiere non si discuta di Ibrahimovic, Pirlo, Zanetti e Lo Monaco. Si, proprio l’Amministratore delegato del Calcio Catania, colui che è stato in grado di riportare la squadra rossazzurra in serie A dopo 23 anni e che si appresta a concludere la sesta stagione consecutiva nella massima serie, è uno degli uomini di sport più chiaccherati negli ambienti calcistici e la sua fama sta raggiungendo proporzioni nazionali.
Scoprire calciatori sconosciuti e farli diventare dei giocatori di livello (Silvestre, Martinez, Caserta, Mascara, Biagianti, Izco tanto per citarne qualcuno), rilanciare giocatori che si erano persi nel tempo (Maxi Lopez, Almiron, Legrottaglie), scommettere su giovani allenatori capaci di dimostrare proprio a Catania tutto il loro valore (Pasquale Marino, Zenga, Mihajlovic e Simeone) sono tutte qualità che hanno permesso a Lo Monaco di diventare uno dei dirigenti più ammirati ed acclamati a livello nazionale.
Proprio sull’ultimo aspetto, ovvero la scelta dell’allenatore, sia ha la sensazione che quest’anno il Catania sia guidato da un tecnico tanto giovane quanto esperto, ovvero Vincenzo Montella.
L'”Aeroplanino” (soprannome affibiatogli quando faceva l’attaccante con le maglie di Sampdoria, Roma, Fulham e Nazionale Azzurra) sta stupendo tutti, tifosi e stampa, per la creatura che è riuscito a costruire. Un Catania brillante, a tratti spettacolare, che dopo 2/3 di campionato, naviga tra l’ottava e la nona posizione, grazie a prestazioni convincenti e vittorie entusiasmanti. Sotto le giocate dei vari Lodi, Barrientos, Gomez e Bergessio sono già cadute Napoli, Inter, Palermo, Genoa e anche Juventus e Milan, che guidano la classifica, hanno trovato non poche difficoltà a battere i rossazzurri, definiti dalla stampa nazionale un piccolo Barcellona, per la somiglianza nel gioco espresso dal Catania a quello del fenomenale team dove gioca il Pallone d’oro Lionel Messi.
Ed allora giodamoci questa Serie A tinta di rossazzurra, pur sapendo che non tutto ci è trasparente e che alcune situazioni sono, per così dire, “strane”, ma quando arriva la domenica ed il Catania scende in campo siamo tutti in attesa di vedere goal e giocate spettacolari per poter gridare: Forza Catania!!
Massimiliano Gilberto