“Non Nobis Domino – I Custodi della Verità”: ho trovato questo romanzo di Cinzia Baldini e Simone Draghetti estremamente affascinante, un misto tra il noir e il romanzo storico. Una storia dalla trama molto solida, in cui non riscontro tempi morti. Anzi, la scrittura procede con un ritmo sempre più incalzante e i cambiamenti di scena si avvicendano con perizia dalla prima all’ultima pagina.
Un noir che potremmo definire classico, con un plot solidissimo che procede serrato in un susseguirsi di scene cruente, a tratti anche estremamente violente, ma mai fini a se stesse. I personaggi si muovono come all’interno di una scacchiera, nessuna mossa è lasciata al caso.
L’acquisto casuale ad un’asta di Soteby a Londra, di un vecchio diario di un monaco, Martino De Rovet, vissuto nel periodo medievale, dà inizio a una vicenda che procede parallelamente su due piani e su due tempi diversi connotando il romanzo di una sua caratteristica molto singolare e tutta la vicenda scorre frenetica sul filo del rasoio in uno stato di paura e di ansia, trasmette profonde e indimenticabili suggestioni, ci fa conoscere un mondo scintillante, il suo splendore, gli intrighi sotterranei, abitato da Cavalieri dell’Ordine del Tempio, cospiratori, uomini disposti ad immolarsi per la loro causa. Gli autori analizzano i rapporti tra uomini di potere e derelitti, affrontano i misteri della fede, del confronto tra il bene e il male, l’odio e il perdono, il dolore e la sua accettazione. Aprono squarci di luce nel passato e riportano a galla frammenti ancestrali di un tempo perduto.
Sullo sfondo i costumi dell’epoca tratteggiati con pennellate degne di un’artista. Uomini dai nobili ideali a far da contrasto ad altri spietati e disposti a tutto pur di raggiungere i loro fini.
La bravura di Cinzia Baldini e Simone Draghetti risiede anche nel fatto di saper assemblare personaggi di un’epoca lontana con altri della nostra società contemporanea (Alexia Fabri, la giovane antiquaria di Roma presa di mira da un ignoto killer è una figura poetica e solare, determinata, insieme al suo bel poliziotto a scoprire i risvolti di questa intricata vicenda), senza che la trama ne risenta; anzi tutti insieme diventano tessere preziose di un mosaico che si compone a incastro con lo scorrere delle pagine.
Uno stile narrativo fluido, una robusta trama criminale che lega l’incipit all’ultima pagina.
Un romanzo da consigliare a quanti amano le emozioni forti, vogliono sentire le scariche di adrenalina dentro il cervello.
Salvo Zappulla