Un appello–manifesto contro l’installazione del sistema militare Muos in contrada Ulmo, a Niscemi, all’interno della riserva naturale orientata “Sughereta di Niscemi” e vicino a un altro Sic (Sito d’interesse comunitario) quale il bosco di Santo Pietro. A lanciarlo, con il conseguente avvio di una campagna di sottoscrizioni, sono le amministrazioni e i movimenti del territorio dopo l’ennesima riunione svoltasi al municipio di Niscemi, presente il per il Comune di Caltagirone l’assessore alle Politiche ambientali Vincenzo Di Stefano.
Con l’appello, a sostegno del quale saranno raccolte anche le firme di esponenti del mondo della cultura – a tutela di un comprensorio di oltre 300 mila abitanti, già molte volte martoriato da accadimenti di forte impatto ambientale e sanitario e che comprende Gela, Vittoria, Caltagirone, Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Acate, Mazzarrone, Piazza Armerina, San Cono, Mirabella Imbaccari, Chiaramonte Gulfi, San Michele di Ganzaria e Vizzini – si chiede alla Regione siciliana l’annullamento delle autorizzazioni per la realizzazione del Muos rilasciate la scorsa estate.
Gli amministratori dei centri interessati, di concerto con il movimento No-Muos, hanno lanciato una manifestazione prevista per il prossimo 31 marzo a Niscemi “per ribadire la contrarietà a questa devastante installazione – hanno spiegato – e a un ulteriore deturpamento del territorio e per chiedere con forza alla Regione Siciliana di fare un passo indietro in merito alle autorizzazioni rilasciate, visto che il Politecnico di Torino ha già evidenziato numerose carenze procedurali negli studi degli impatti ambientali dell’installazione. In cantiere un’ulteriore manifestazione di tre giorni che avrà il suo momento – clou il prossimo 30 aprile, in occasione del trentesimo anniversario della morte di Pio La Torre, il politico assassinato dalla mafia che tanto si impegnò contro la militarizzazione della Sicilia.
“Ancora una volta – sottolinea l’assessore Di Stefano – il nostro territorio esprime la propria forte e motivata contrarietà al Muos per rivendicare il diritto alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’ambiente”.