Giuseppe Scopelliti, governatore della regione Calabria, in qualità di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della Sanità è stato ascoltato ieri in Procura a Catanzaro, per spiegare la sua posizione in merito al contestato reato di tentato abuso d’ufficio.
All’interrogatorio, condotto dal pm Gerardo Dominijanni, ha assistito anche il Procuratore Vincenzo Antonio Lombardo.
L’inchiesta, riguarda alcuni provvedimenti che sarebbero stati assunti senza il preventivo parere del Tavolo Massicci (Tavolo dei tecnici ministeriali), in particolare la stipula del “Patto di Legislatura” tra la Regione e l’Aiop, la delibera di Giunta relativa al rinnovo del protocollo d’intesa tra Regione e l’Università Magna Grecia e l’approvazione con delibera di Giunta del regolamento attuativo contenente i requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento e le procedure per l’accreditamento dei centri socio riabilitativi per disabili, e la riconversione dei servizi Siad, relativi alla Fondazione Betania Onlus. È stato lo stesso Scopelliti -il 16 febbraio scorso- a rendere noto di avere ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta. Scopelliti, difeso dai suoi avvocati Nico D’Ascola e Aldo Labate, è rimasto nell’ufficio di Dominijanni per un paio d’ore, dalle 15.30 alle 17.30.