Brutta sconfitta del Catania sul neutro di Trieste contro il Cagliari di Ficcadenti. Un pesante 3-0 decreta la vittoria dei sardi contro gli uomini di Montella, sintomo che le motivazioni legate alla lotta salvezza del Cagliari hanno prevalso contro le piccole residue possibilità del Catania di raggiungere la zona Europa League. Il Catania, privo di uomini importanti come Izco, Barrientos, Almiron, Legrottaglie e Carrizo e con Lodi in campo nonostante la febbre, ha provato a fare gioco come nel suo DNA ma scarsa vena realizzativa di Bergessio e compagni non ha fatto si che le occasioni create si concretizzasero. Di contro, invece, il Cagliari alla prima vero occasione da rete si è portato in vataggio grazie ad un destro dal limite dell’area di rigore del brasiliano Thiago Ribeiro che il portiere rossazzurro Terracciano ha visto partire in colpevole ritardo. Da quel momento in poi, i rossoblù cagliaritani hanno preso in mano la partita, chiudendo maggiormente gli spazi in difesa e agendo in contropiede. A nulla è valso l’inserimento nella ripresa prima di Lanzafame e poi del redivivo David Suazo, tornato in campo dopo mesi di assenza, poichè il Catania non è riuscito a rendersi pericolo eccetto un’unica occasione in cui Bergessio a tu per tu col portiere cagliaritano non è riuscito a batterlo. Nettamente meglio il Cagliari che attraverso ripartenze offensive, facilitate dall’ingresso dell’imprendibile colombiano Ibarbo, ha chiuso la partita negli ultimi dieci minuti con le reti dell’ex palermitano Pinilla e proprio dello stesso Ibarbo.
Montella, a fine partita, si è preso le responsabilità della sconfitta giudicando la squadra troppa pigra nell’approccio alla partita, ma allontando l’ipotesi che il terremoto societario derivato dalle dimissioni di Lo Monaco possa aver distratto l’ambiente. La riprova alle parole del tecnico sarà tra quattro giorni quando allo Stadio Barbera di Palermo si disputerà il derby tra rosanero e rossazzurri.
Massimiliano Giliberto