Catania, arrestato carabiniere dei ROS taglieggiato da usuraio

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Secondo l’accusa avrebbe fornito a un usuraio l’elenco delle volte in cui una vittima si era rivolta alle forze dell’ordine. Per questo motivo un maresciallo dei carabinieri R. D., di 49 anni è adesso indagato per accesso abusivo a sistema informatico e di favoreggiamento. Il militare avrebbe passato le informazioni a Giovanni Deltaglia, di 62 anni, che è stato arrestato e condotto in carcere per usura aggravata ed estorsione. L’indagine, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, prende avvio nel maggio del 2010 grazie alla denuncia di un artigiano che ha riferito ai Carabinieri di essere vittima degli strozzini già da diversi anni. La vittima, per fare fronte a sopravvenute difficoltà economiche derivanti dalla carenza di lavoro, si era rivolto in più occasioni a Deltaglia, che conosceva da tempo, per chiedergli, di volta in volta, prestiti di piccole somme di denaro.

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Deltaglia concedeva tutte le somme richieste applicando, tuttavia, un tasso di interesse pari al 200% annuo. Nel tempo, la vittima, facendo ricorso anche a mutui e finanziamenti, è riuscito ad estinguere i “debiti” via via contratti ma, nonostante ciò, si vedeva continuamente oppresso da Deltaglia che rivendicava sempre altro denaro, a suo dire, frutto di ulteriori interessi. Nel maggio del 2010 la situazione per la vittima era diventava insostenibile. Infatti, Deltaglia, a fronte delle difficoltà prospettate da quest’ultima, ha rivendicato comunque a titolo di interessi una somma pari a € 80.000, accompagnando la richiesta con minacce di morte e paventando la propria amicizia con “persone che mettono bombe”.

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Inoltre, proprio nel corso di uno degli incontri monitorato dai Carabinieri, Deltaglia aveva fatto intendere che avrebbe saputo dai suoi “amici” se si fosse rivolto alle forze dell’ordine. Il presunto strozzino, per essere più credibile, avrebbe elencato alla vittima tutte le volte che lo stesso si sarebbe rivolto alle forze dell’ordine. Gli accertamenti delegati dalla Procura Distrettuale, hanno così consentito all’Arma di Catania di appurare che un proprio appartenente, aveva effettivamente effettuato degli accessi abusivi alle Banche Dati al fine di favorire l’usuraio nell’attività intimidatoria.

Da una stima complessiva dei rapporti di denaro intercorsi fra Deltaglia e la vittima è stato accertato che a fronte di un prestito di circa 44.000 € sono state corrisposte somme per 130.000 €. Nel corso della perquisizione a carico di Deltaglia sono stati rinvenuti assegni ed elenchi con nomi ed importi che sono tuttora oggetto di approfondimenti info-investigativi. L’ordinanza di custodia cautelare, è stata emessa dal G.I.P., dott.ssa Laura Benanti.

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