L’operazione che ha portato all’arresto di un palermitano, classe 1989, è il frutto del connubio investigativo creatosi tra il personale del N.A.S. Carabinieri di Palermo e quello della Compagnia di Palermo-Piazza Verdi, che in una azione congiunta volta all’individuazione e repressione delle stalle abusive in città ed in periferia, per la salvaguardia della salubrità degli alimenti destinati al consumo umano e delle corse clandestine, ed alla repressione della produzione e spaccio delle sostanze stupefacenti in genere, nel fondo ex riserva reale, hanno scovato un caseggiato in precarie condizioni strutturali di remota costruzione insistente su area demaniale regionale, nel quale in maniera del tutto abusiva era stata impiantata una stalla con annesso un vivaio per la coltivazione della “Cannabis Indica”.
Scoperta la struttura ed assicurato il responsabile alla giustizia i controlli hanno permesso ai militari del Nucleo Operativo di sottoporre a sequestrare 27 piante in fiore di cannabis indica avente un’altezza media di oltre 1,5 metri e di scollegare la connessione abusiva alla rete elettrica pubblica che alimentava tutta la struttura con lampade e tubi di aereazione ed in particolare due celle frigorifere nelle quali i Carabinieri specializzati del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Palermo hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 130 kg circa di carne di vario genere proveniente da macellazione clandestina e destinata sul mercato palermitano, occultata in due frigo-congelatori a pozzetto. Inoltre, sono stati censiti e sequestrati numerosi animali tra i quali (1 cavallo, 7 bovini, 4 ovini e 10 suini) tutti risultati sprovvisti di documentazione identificativa, sanitaria e microchip, verosimilmente destinati anch’essi alla macellazione clandestina e alla vendita illegale delle relative carni al mercato clandestino.
Sequestrate inoltre, attrezzature e utensili vari utilizzati per la macellazione di animali e la vendita delle relative carni (coltelli, ganci, bilancia, frigoriferi del tipo uso familiare ). Il valore complessivo di quanto in sequestro ammonta a 150 mila euro.