Oltre 100 mila i fedeli radunati oggi in piazza San Pietro per ascoltare la Santa Messa celebrata da Sua Santità Benedetto XVI e ricevere la benedizione papale “Urbi et Orbi”. Durante la Messa il Papa ha rivolto un appello per le comunità cristiane in Africa citando il Corno d’Africa, il Sudan, la Nigeria e il Mali affinché trovino pace e stabilità. E proprio in Nigeria purtroppo oggi un altro attentato ha causato molte vittime vicino una chiesa cristiana.
“Il Signore, vittorioso sul male e sulla morte sostenga le comunità cristiane del Continente africano, dia loro speranza per affrontare le difficoltà, le renda operatrici di pace e artefici dello sviluppo delle società a cui appartengono. Gesù Risorto conforti le popolazioni sofferenti del Corno d’Africa e ne favorisca la riconciliazione; aiuti la Regione dei Grandi Laghi, il Sudan ed il Sud Sudan, donando ai rispettivi abitanti la forza del perdono“.
“Al Mali, che attraversa un delicato momento politico, Cristo Glorioso conceda pace e stabilità. Alla Nigeria, che in questi ultimi tempi è stata teatro di sanguinosi attacchi terroristici, la gioia pasquale infonda le energie necessarie per riprendere a costruire una società pacifica e rispettosa della libertà religiosa dei suoi cittadini“.
Il Papa ha parlato anche del Medio Oriente pronunciando queste parole: “Cristo Risorto doni speranza al Medio Oriente, affinchè tutte le componenti etniche, culturali e religiose di quella Regione collaborino per il bene comune ed il rispetto dei diritti umani. In Siria, in particolare, cessi lo spargimento di sangue e si intraprenda senza indugio la via del rispetto, del dialogo e della riconciliazione, come è auspicato pure dalla comunità internazionale. I numerosi profughi, provenienti da quel Paese e bisognosi di assistenza umanitaria, trovino l’accoglienza e la solidarietà che possano alleviare le loro penose sofferenze“.
Benedetto XVI ha ricordato anche il popolo iracheno invitandolo a “non risparmiare alcuno sforzo per avanzare nel cammino della stabilità e dello sviluppo” e, ancora una volta ha esortato al dialogo Israele e Palestina dicendo: “In Terra Santa, Israeliani e Palestinesi riprendano con coraggio il processo di pace“.
Infine Benedetto XVI ha augurato Buona Pasqua a tutti i cattolici in 65 lingue, compreso l’hindi, il tamil, l’urdu, il maori, il samoano, il guaranì, l’etiopico-eritreo, l’ebraico e l’arabo, per chiudere con il latino, tra lo sventolio di bandiere dei fedeli che lo hanno ascoltato e applaudito in piazza San Pietro, per l’occasione addobbata con oltre 42 mila tra fiori e piante donate dai fioristi olandesi.