Storia di donne fuori dai confini

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Alessia Massimiliano

Una storia che prende spunto da un amore omosessuale per andare oltre, molto oltre.

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Giada e Giulia, le protagoniste del romanzo di Alessia Massimiliano, “Un mondo due donne” (Edizioni REI, pagg.136, € 10,50) sono due donne che lottano per avere diritto alla loro felicità, come tutti gli esseri umani di questo mondo, libere da schemi e conformismi bigotti che vorrebbero emarginare i sentimenti dentro confini preconfezionati, imposti da moralismi retrogradi. Questo di Alessia è un romanzo molto carnale, contrassegnato da una forte passione fisica, paure, anche traumi violenti, dove si dà libero sfogo agli istinti e alla passione. Ma è anche una storia che offre profondi risvolti psicologici da analizzare, tratta argomenti  scottanti come la diversità, l’omofobia, il razzismo, temi che ancor oggi in una società come la nostra, considerata civile, provocano sofferenza e prevaricazione.

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Alessia è riuscita a raccontare una storia  convincente, una storia d’amore  tra due esseri umani, Giulia e Giada, incontratesi una sera in un  bar e da allora legate dallo stesso destino. Amore omosessuale? Amore eterosessuale? Che importa. Io direi amore universale. Semplicemente due esseri di questa terra che provano attrazione l’uno per l’altro, uniti dalla capacità di stupirsi, di emozionarsi  di arrabbiarsi. C’è la forza dell’amore che pervade l’intero romanzo, amore cercato con ostinazione, perduto, dimenticato, ritrovato; amore che irrompe  come un  ciclone a spezzare la monotonia. E la storia assume una struttura  spesso drammatica ma anche ricca di slanci e impennate vitali. Da contrasto i perbenismi, il moralismo di facciata che non ammette trasgressioni alle regole.

Alessia punta dritto al cuore, scava dentro l’animo dei suoi personaggi, porta alla luce tesori di profonda umanità. Quanta sofferenza si cela dentro un  essere umano spesso  costretto a non poter vivere il proprio amore alla luce del sole?  Forse solo chi c’è dentro lo può capire, gli altri si limitano a giudicare con superficialità.

Un libro attuale che invita a riflettere sul dramma della solitudine e l’incomunicabilità, i problemi esistenziali, il mal di vivere. Invita soprattutto  ad avere rispetto per ciò che a noi appare diverso, e imparare ad essere più tolleranti.

Salvo Zappulla

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