Il Presidente del Pdl parla a Fiuggi davanti ai giovani del Pdl
Le parole di Silvio Berlusconi davanti alla platea dei giovani del PdL, “scendo in campo solo se ho il 51%”, e poi l’ossessione comunista e la persecuzione giudiziaria che conterebbe la 2.637 esima udienza. Ecco il testo del discorso tra un attacco alla Bce e un “torniamo alla lira”, tra un’idea differente del futuro europeo e la riforma della Giustizia. (L.A.)
“Se io dovessi dare una risposta a chi mi chiede se sono intenzionato a continuare ancora in politica, io dovrei rispondere in un solo modo: non è un fatto definitivo, sto maturando delle decisioni, ma il modo è questo: sì, io ci sto, ma dovete darmi il 51%”. “Io sono un perseguitato dalla giustizia. Ieri mattina si è tenuta la 2637esima udienza contro di me. C’è la necessità di una vera riforma della giustizia”.”Che cosa si deve fare per uscire da questa spirale di recessione senza fine? La Bce deve diventare banca di garanzia finale di tutti i debiti e deve provvedere, alla necessità, a stampare moneta. Ma bisogna scontrarsi con l’opposizione della Germania, che ha tutte le convenienze di mantenere questa situazione. E allora, gli altri Stati dovrebbero unirsi e imporre alla Germania di uscire lei dal sistema dell’euro. Questa soluzione non è scritta sulle nubi anzi, anche tecnici bancari tedeschi stanno esaminando questa possibilità e se la Germania uscisse dall’Euro darebbe la possibilità agli altri 16 Stati che la Bce diventi la vera banca dell’Euro. L’ipotesi dell’uscita dall’euro di certi Paesi non è una provocazione ma, magari è un espediente tattico: può essere un modo per influire sulla Germania e spingerla a una decisione più saggia e razionale, cioè di consentire alla Bce di stampare euro in difesa dei debiti di tutti i partecipanti alla nostra comune moneta”. “Il comunismo è l’ideologia più cinica e disumana per la storia umana. Ebbi chiaro che dovevo fare di tutto per evitare che quell’ideologia pigliasse il sopravvento nel mio Paese io lo dovevo fare e questo segnò la ma vita. Io andavo con due miei compagni del liceo ad attaccare manifesti, ad un certo momento sento la scala muoversi mi giro e vedo che i miei amici se l’erano data a gambe e c’erano 4-5 ragazzi che attaccavano manifesti del Pci che io avevo coperto con i miei. Mi dissero: Bellezza vieni qui. Mi diedero spintomi ma io, essendo sempre stato un velocista, sono scappato e li ho seminati. Quando sono tornata a casa, mia madre, vedendomi con il viso sporco di sangue e pensando che io avessi disubbidito andando a scuola in bicicletta, mi diede l’unico schiaffo della mia vita per cui mi chiese scusa migliaia di volte” “C’era un governo regolarmente eletto, che stava governando in maniera non abominevole. Ma a causa della crisi e dello spread sempre più alto, a Palazzo Chigi sono arrivati questi nominati dal presidente della Repubblica e la situazione non è cambiata. Situazione che non é cambiata nonostante abbiano avuto in Parlamento non solo la maggioranza ma anche l’opposizione a sostenere i loro provvedimenti e nonostante abbiano usato un mezzo che normalmente è precluso al governo: quello del decreto legge” “Chiedo scusa agli italiani. Li ho illusi perché quando nel 1994 scesi in politica dissi loro di darci il loro voto perché io garantivo di modernizzare il Paese per fare una rivoluzione liberale, ma non ci sono riuscito. Aggiungo subito: l’ho fatto in buona fede perche io mi illudevo che si potesse fare ma questo sistema impedisce che la modernizzazione avvenga”. “Oggi siamo governati da persone che non abbiamo eletto. Non possiamo utilizzare tranquillamente un mezzo di comunicazione essenziale come il telefono. Non possiamo spendere riservatamente i nostri euro, perché oltre i mille euro scatta l’occhio del fisco. Abbiamo una burocrazia invadente che ci vieta ogni intervento sulla nostra casa. Se il Parlamento approva il ddl anticorruzione saremo nelle mani dei pubblici ministeri. Ebbene,questa non é più una situazione di libertà” “Cambieremo il nome, non perchè il Popolo della Libertà non è ragguardevole, ma purtroppo nell’uso vigente Popolo della Libertà non è usato, si usa solo l’acronimo ’Il Pdl’ o, al Sud, ’la’ Pdl che non trasmette emozioni. Io ho già dentro di me un’idea e dovremo prossimamente decidere non di cambiare il partito ma aprirlo a nuove forze e dargli un nuovo nome in cui si siano le nostre fondamenta: l’Italia e la Libertà”. “Mi è stato presentato un progetto per un nuovo partito da una persona amica, che è Vittorio Sgarbi, assistito da un suo amico e io mi sono informato, esattamente come mi informo su altri progetti, come quello dei Pensionati, degli Ambientalisti con gli animali nel cuore, Grande Sud, Noi Sud, Io Sud, I Responsabili, Popolo e Territorio….Sono quindici i protagonisti che sono venuti da me intenzionati a fare una nuova formazione politica nel centrodestra. Io ha cercato di dissuaderli tutti, non ho sposato alcuna proposta, anzi sono convinto che debba darsi un’unitarietà a tutto l’elettorato del centrodestra”. “Stiamo trattando con il Pd per una nuova legge elettorale proporzionale come quella tedesca. I partiti corrono ciascuno per conto proprio e il partito che ottiene più voti avrà la responsabilità di formare il governo. Quindi, non è obbligatoria una scelta precedente. Io credo che per evitare il frazionamento sia preferibile che si vada nella direzione di questa nuova legge”.
“Con una legge elettorale proporzionale e una campagna elettorale ben fatta, basata su pochi e precisi punti programmatici, io penso che abbiamo la possibilità ancora di vincere nel 2013”.
“Dobbiamo certamente favorire e portare innovazione nel partito, aprire ai giovani. Servono forze nuove e io intendo proporre alla prossima direzione di applicare l’indicazione del 50% di uomini e il 50% di donne”.