Catania. Teatro Stabile sempre instabile, come andrà a finire?

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Teatro Stabile Catania: si ritorna ancora per strada a chiedere ciò che spetterebbe di diritto. I tagli e le mancate promesse gettano nello sconforto attori e maestranze. Come sarà la prossima stagione?

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È difficile dare risposte per il futuro in una situazione come quella che sta attraversando il Teatro Stabile di Catania. Già qualche mese fa si è discusso in merito ai tagli apportati dalla Regione ai teatri siciliani e, a seguito di varie manifestazioni,  si è  stabilito un reintegro dei fondi  che ha riguardato tutti gli altri teatri ma che ha  lasciato fuori lo Stabile.

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Il quesito che  si pone in merito ai motivi  del mancato reintegro potrebbe far pensare ad un attacco mirato, da parte della politica, nei confronti dello Stabile. Non ci sono tuttavia  prove sufficienti a sostegno di questa tesi anche perché, proprio dalla politica, sono arrivate risposte positive riguardo all’associazione teatrale che risulta essere in perfetta regola anche riguardo all’aspetto amministrativo.

Dunque il mancato rientro dei fondi potrebbe essere più semplicemente dovuto ad una disattenzione o ad una presunta mancanza  di risorse.  Ma le risposte del reintegro, date in precedenza, diventano promesse ancora non mantenute e, il taglio di un milione e quattrocentomila euro crea, nuovamente, ansia presso gli attori e il personale tecnico del  teatro. I dipendenti  di cui la maggior parte assunti con contratto a tempo determinato  temono, già dai prossimi mesi, di non vedersi accreditato lo stipendio così come gli attori, tutelati solo dalla loro professione,  sperano che non saltino gli spettacoli già previsti in cartellone, oltre che quelli della nuova stagione. La situazione rischia di precipitare da un momento all’altro e la Regione deve porre attenzione al caso. Per questo si scende, ancora una volta in strada: lunedì 2 luglio dinanzi al Teatro Verga e ieri 5 luglio, di fronte al palazzo Minoriti  due manifestazioni pacifiche di attori e maestranze al fine di farsi notare, di non far dimenticare la questione al popolo e soprattutto ai governanti. Due incontri in cui viene dichiarata la determinazione a  non mollare da parte di tutti gli operatori e dunque l’annuncio di altre  manifestazioni  tra cui la prossima che si terrà il 16 luglio  ad Acitrezza durante la quale gli attori metteranno in scena uno spettacolo in piazza insieme con i tecnici manifesteranno la loro professionalità  in senso di protesta.

Michele Creazzola

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