C’è da invidiare poco le nuove generazioni, compresse come sono tra mille ansie e pessimi auspici per il futuro. Però quando ci si trova ad ascoltare in disco come “Turisti della democrazia” de Lo Stato Sociale un po’ di invidia viene. L’invidia di chi, ai tempi della sua giovinezza, non ha avuto la fortuna di avere dei cantori così puntuali delle sue ansie e dei suoi problemi (si, perchè ci sono sempre stati ansie e problemi).
Puntuali, …zzati il giusto e pure divertenti. Il che, di questi tempi, non guasta. Una sorta, per chi li conosce, di Offlaga Disco Pax sorridenti (e, per chi scrive, anche di maggior respiro creativo e sonoro). Che si tratti politica, società o rapporti interpersonali i Lo Stato Sociale hanno una “parola buona” per tutto e, sorpresa, scritta anche in un italiano non banale e a tratti ricercato.
Stringendo (visto che non siamo Lester Bangs o Carlo Emilio Gadda [cit]), se quest’estate avete voglia di buona musica e di non cavalcare obbligatoriamente su territori conosciuti, pieni di vecchie star imbolsite che frequentano le sagre paesane, non vi resta che comprare online la versione digitale del disco (la trovate qui http://www.garrinchadischi.it/shop-item/lo-stato-sociale-turisti-della-democrazia/), scaricare un breve concerto per farvi un’idea del loro potenziale dal vivo (da qui http://www.toylet.it/2012/24444/lo-stato-sociale-concerto-magnolia-scarica-live-disagio.toy) e cercarli in giro (a Catania saranno il 3 agosto, qui http://www.lostatosociale.it/ trovate tutte le date del tour). Ne vale davvero la pena.
(mds)