Maniscalco si dimette anzitempo. Ma viene denunciato dal dottor Castobello
Se negli ultimi tempi si è parlato delle diatribe tra il direttore generale dell’ASP Franco Maniscalco e il direttore della Anatomia Patologica dell’ospedale Umberto I° di Siracusa, sicuramente si parlerà ancora dei due contendenti, ma questa volta non più con fioretto alla mano ma con armi ben più convincenti. È di recente notizia, infatti, la denuncia mossa dal dottor Claudio Castobello, nella qualità di direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica, esposta all’assessorato della Salute, al dirigente del dipartimento delle attività sanitarie e al dirigente del dipartimento della pianificazione strategica regionale. L’oggetto del contendere, la delibera datata 16 luglio 2012 del manager Maniscalco che, senza indugi e fregandosene del parere contrario del direttore sanitario dottor Corrado Vaccarisi, ha tentato di trasformare l’Unità Operativa da Complessa (UOC) in Semplice (UOS), cosa da far sbalordire anche i più scettici, in quanto avrebbe dato a Siracusa un altro primato ( in negativo) a livello nazionale: non è ammissibile un servizio di Anatomia patologica organizzarla nella forma di unità operativa semplice anziché di una complessa.
In periodi antecedenti, il manager Maniscalco ha tentato di mettere alla berlina il lavoro e la professionalità del dottor Castobello, sostituendo in pochi mesi 4 volte lo staff tecnico a supporto dell’unità di anatomia; non rispondendo alle continue richieste dello stesso di necessità di approvvigionamento di apparecchiature tecnico elettroniche che potessero garantire una quantità di refertazione giornaliera; riducendo addirittura il personale a disposizione. Chiudere l’unica Unità Operativa Complessa di Anatomia patologica della provincia aretusea, dopo aver investito molti soldi pubblici per rinnovare gli impianti e le apparecchiature strumentali, sarebbe stato deleterio. Ma, si legge nella denuncia del dottor Castobello, il manager Maniscalco non avrebbe chiuso o ridotto all’osso le attività dell’UOC di Anatoma patologica per il bene della collettività, ma per il bene di una società alla quale, in maniera oltremodo disinvolta, sarebbe stato dallo stesso affidato l’espletamento dello servizio sanitario, tanto necessario quanto delicato.
Allo stesso modo, continua la denuncia del dottor Castobello, crea sospetto la nota della stessa delibera, a firma del manager dell’ASP, nell’ambito della quale la soppressione e la trasformazione dell’ UOC è mirata alla compensazione dell’organico di alcune figure professionali a integrazione e “incastro” di altre UOC, senza alcun motivato giustificativo tecnico, se non quello di favorire soggetti compiacenti al manager dimissionario.
Le dimissioni del dottor Maniscalco sono legate a quelle del Governatore Lombardo? O strategicamente anticipano una querelle che certamente riempirà pagine di giornali? Staremo a vedere. Ma ancora una volta, chi sconta la megalomania del potere è la povera gente.
Gianni Tomaselli