Elezioni in Sicilia: si vota un solo giorno ma la gente non è stata bene informata

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Che il “valzer della politica” di questi giorni stia caratterizzando la “strana” campagna elettorale per le regionali siciliane, c’èra da aspettarselo! Anche la carenza di programmi e di prospettive per un futuro isolano all’altezza delle nostre aspettative, in fondo…c’era da aspettarsela!

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Che da destra si vada al centro, a sinistra, e viceversa, in un ingarbugliamento degno di una matassa da guinness dei primati, “sperimentando” quindi nuove alleanze, c’era da aspettarselo… specialmente se relazioniamo il tutto all’attuale momento storico, dove l’ideologia politica trova il suo contrappeso nei numeri propri dell’economia, necessitando quindi un superamento della stessa.

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Naturalmente tutto ciò è cosa ben diversa dal dire che la classe politica attuale rincorre la poltrona all’Ars e che è disposta a tutto pur di avere garantito “il monotono posto fisso”!

Che la mancanza di programmi e di prospettive si palesi durante i comizi, le presentazioni, ecc.. anche questo c’era da aspettarselo. Quel che “forse” non ci si poteva aspettare è che, probabilmente, il tutto faccia parte di una strategia politica ben definita, organizzata, voluta.

Specialmente se consideriamo le enormi difficoltà con le quali, ogni giorno, molti siciliani devono fare i conti!

Naturalmente tutto questo alimenta, come benzina sul fuoco, la distanza tra la collettività e la politica.

Quel che è peggio? Nessuno si preoccupa di ricucire questo strappo, fa comodo a tanti, troppi!

Chissà quanti diranno “I sondaggi danno gli astensionisti al 50%? Meglio, così con i voti di segreteria noi siamo sicuri di salire!” oppure” si vota solo domenica 28 ottobre, mentre tutti pensano che si voterà anche il lunedì? Benissimo, meno siamo e più ci divertiamo!”

È giusto precisare che, come spesso accade, ci sono anche elementi validi e propositivi ma al momento fanno ben poco per distinguersi.

Premesso quanto detto, concludo cogliendo l’occasione per lanciare 2 inviti, a mio parere molto importanti:

1)   È necessario informare quante più persone possibile sul fatto che si vota solo in data 28 Ottobre! Se le Istituzioni non effettuano una campagna informativa adeguata è fondamentale che lo faccia il cittadino.

2)   A quanti già sanno di rientrare tra i c.d. “astensionisti” l’invito è quello di riflettere sul metodo scelto per esprimere il proprio dissenso. Bisogna, infatti, tenere bene a mente quale è il rischio concreto che si corre: diventare complici di un sistema creato ad hoc, divenendo quindi carnefici e vittime.

Michele Cannavò

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