Prodotto da Le Chansonnier, è previsto per giovedì 6 settembre l’unico concerto siciliano di Max Gazzè, a Catania, nella cornice della rinata Villa Bellini (orario d’inizio le h 21,30).
Basso a tracolla e baffi d’altri tempi, Max Gazzè rappresenta a pieno titolo il cantautorato romano degli anni ’90, insieme ad altri nomi ben noti al grande pubblico come Tiromancino, Niccolò Fabi o Daniele Silvestri. Una scuola che ha saputo coniugare i favori della critica e quelli del pubblico. Di un vasto pubblico. Ecco perché, sebbene assolutamente veritiero il milieu in cui si è sviluppato il suo canzoniere, risulterebbe assai riduttivo circoscriverne così la produzione. Soprattutto, difatti, il merito di Gazzè è nella maniera nuova, tutta sua, di approcciarsi al formato canonico della canzone italiana. Avendola stravolta e avendole dato un’originalissima caratura pop dai toni surrealisti. Siciliano d’origine, nato in Belgio, dove ha trascorso l’ infanzia, il suo primo retroterra artistico è peraltro più europeo che strettamente italiano: nelle sue iniziali incursioni nella musica, nelle vesti di musicista ma anche come produttore (per i Pyramid e Tiziana Kutich), si trovano il rock come il nothern soul (in buona sostanza la versione inglese del soul e dell’R&B americano, tra la fine dei ’60 e i ’70) e l’acid jazz (con gli inglesi 4 Play 4). Ad ascoltare i suoi dischi come fossero testimonianza della sensibilità, culturale come più strettamente estetica, dell’uomo allora li potremmo considerare a buon titolo come i Diari di un eccentrico, quasi parafrasando un vecchio libro di Salvador Dalì. Perché le canzoni che Gazzè scrive e canta parrebbero, e sarebbero, anche strampalate e con un certo gusto per il nonsense nudo e crudo, se non fosse che a un ascolto meno superficiale e più attento emergano invece una cura certosina delle melodie e della loro costruzione, nonché per gli incastri tra musica e testi, da sempre un punto di forza della sua produzione artistica.
Per dire dei suoi percorsi, che il sentire medio potrebbe realmente ritenere borderline, tra canzone d’autore e appeal pop, financo di massa, basta ricordare il modo estremamente leggero e disinvolto con cui è passato dal Premio Tenco al Festival di Sanremo (prima nella Sezione Giovani, poi fra i Big). Oppure il suo recente debutto nelle vesti di conduttore radiofonico per Radio Rai 1, con La Prima Nota Bella; così come l’altro debutto, avvenuto nel 2010, nelle vesti di attore per il fortunato film Basilicata Coast To Coast di Rocco Papaleo, insieme ad Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno e lo stesso Papaleo.
Sette gli album al suo attivo, non considerando le raccolte ma solo gli inediti. Dall’iniziale Contro un’onda del mare, del 96, che presentò in versione acustica nel tour di Franco Battiato, all’ultimo, intitolato Quindi?, pubblicato nel 2010. Tutti attraversati da un sano gusto per la sperimentazione che, caso non troppo frequente dalle nostre parti, non significa difficoltà di comunicazione: anzi, più di una le sue canzoni finite in classifica come vere e proprie hit, da Favola di Adamo ed Eva a Cara Valentina, Una musica può fare o Il solito sesso, tanto per fare il nome di qualche titolo.
I biglietti (posto unico dal costo di € 18,00, comprensivi dei diritti di prevendita) sono disponibili in prevendita presso il Circuito Ticket’s Box Office (tel 095 7225340 oppure on line www.ctbox.it).