Memorial di affetti per la scomparsa Mariella Lo Giudice

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Condotta da Pippo Baudo e coordinata da Norma Martelli, la serata di beneficenza a favore di Medicare Onlus prevede la presenza di Alfio Antico, Lello Arena, Rita Botto, Compagnia Città Teatro Danza, Roberto Fuzio dei Lautari, Giuliano Gabriele, Barbara Giordano, Mario Incudine, Pino Ingrosso, Francesco La Mantia, Silvana Lo Giudice, Germano Mazzocchetti, Donatella Pandimiglio, Nicola Piovani, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini.
Mariella Lo Giudice, il suo teatro, la sua città: una storia d’amore infinita. Un rito che si ripete e si rinnova all’esatto scadere di un anno dallo spettacolo commemorativo e dalla commossa cerimonia che ha visto intitolare all’attrice la Corte di Palazzo Platamone. Il 12 settembre, con bella continuità il Comune di Catania, il Teatro Stabile e l’Associazione Città Teatro hanno dedicato a Mariella Lo Giudice un secondo memorial a scopo di solidarietà, nuovamente animato dai celebri artisti che le sono stati vicini in vita e hanno aderito gratuitamente. Una festa del teatro e della musica, nel giorno del suo  onomastico, alle ore 21, ancora nel monumentale cortile barocco, in cui è stata applaudita protagonista di lavori come “Retablo” di Consolo e “Le città del mondo” di Vittorini.
Il ricavato sarà devoluto alla giovane associazione Medicare Onlus, come è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, svoltasi a Palazzo Platamone, mentre nella corte en plein air fervevano i preparativi per l’attesa manifestazione.
«Mariella Lo Giudice è stata una grande attrice, una grande donna, una grande catanese, che merita dalla comunità un omaggio collettivo, visibile, perenne, in forma non di commemorazione, ma di vera e propria operazione artistico-culturale, esaltata dall’azione solidale» sottolinea il sindaco Raffaele Stancanelli.
«Una colonna dello Stabile etneo, una pasionaria dell’arte e dell’impegno civile, un esempio per il teatro non solo siciliano, ma anche una maestra di vita e una straordinaria compagna di viaggio» ribadisce Giuseppe Dipasquale, direttore del TSC, che l’ha diretta da ultimo nel bestseller anche teatrale “Il birraio di Preston”, dal romanzo di Andrea Camilleri.
Nasce così questo tribute che ha visto sul palco nomi di spicco, legati a Mariella da inossidabili rapporti di stima e amicizia. L’iniziativa conta infatti sul gradimento e la diretta partecipazione della famiglia. «Ci commuove e ci onora l’affetto di artisti di tale livello che perpetuano il ricordo di un’interprete completa come Mariella» ringrazia il cognato Orazio Torrisi, già direttore dello Stabile durante la presidenza Baudo, anch’egli in precedenza impegnato nella direzione dell’ente.
E proprio Pippo Baudo ha condotto una serata ricca di emozioni, grazie al coordinamento artistico di Norma Martelli: «Gli amici la ricordiamo ogni giorno dentro di noi: questa è l’occasione per farlo insieme e per la finalità che lei stessa avrebbe privilegiato su tutte». Torna così il premio “Oscar” Nicola Piovani, e con lui la figlia di Mariella, Barbara Giordano, e la sorella Silvana Lo Giudice, coreografa, con la Compagnia Città Teatro Danza. Tornano, a rendere omaggio ad una di loro, Alfio Antico, Lello Arena, Rita Botto e Roberto Fuzio dei Lautari, Giuliano Gabriele, Mario Incudine, Pino Ingrosso, Francesco La Mantia, Germano Mazzocchetti, Donatella Pandimiglio, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini.
Ed è tornato il pubblico di Mariella Lo Giudice, chiamato a ricordarla sostenendo al contempo una causa che la vedrebbe in prima linea. Infatti, il tributo alla sensibile creatrice di tante eroine, mancata prematuramente il 1° agosto del 2011, prenderà corpo in un obiettivo improntato alla solidarietà: il ricavato dell’incasso sarà devoluto a Medicare Onlus, impegnata sui tre principali fronti della lotta ai tumori: prevenzione, terapia, supporto. L’associazione è presieduta da Pietro Giuffrida, con Piero Banna coordinatore del Comitato tecnico scientifico. «Una prestigiosa occasione – affermano congiuntamente – per fare memoria con una straordinaria personalità siciliana, testimone della gioia di vivere e dell’arte in tutto il mondo, perché capace di cogliere il senso della vita prima ancora che dei personaggi».
Il progetto deve molto anche all’impegno di Marella Ferrera, ex assessore comunale alla Cultura e ai grandi eventi, legata all’attrice da un profondo sodalizio. «Nel suo esempio – evidenzia la stilista – si perpetua un modello di coraggio e stile, personalità ed eleganza, le doti che l’avevano resa beniamina della platea. Ed altresì grande nella sofferenza e nella disponibilità verso gli altri».
Il memorial è soprattutto un modo per ribadire il suo amore per il teatro e per la vita che le aveva riservato, accanto ad Angelo Giordano, il ruolo di moglie e madre dei loro tre figli. E teatro e vita Mariella li ha affrontati con pienezza, coniugati ad un intenso impegno civile, in una magica alchimia che proprio attraverso la passione per la scena le ha consentito per anni di tenere testa alla malattia e far prevalere la gioia di vivere. In ciò si condensa il senso stesso dell’esistenza della fulva enfant prodige, sbocciata alla corte del Stabile etneo e presto pronta a spiccare il volo nell’agone teatrale.
Ma la “sua” casa artistica restava e resta lo Stabile etneo. Lo testimonia, se ce ne fosse bisogno, la scelta di calcarne il palcoscenico fino all’ultimo. Mariella Lo Giudice è mancata lo scorso anno due giorni prima della replica catanese di quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo, Pathos – la tragedia delle troiane, con Lindsay Kemp per la regia di Micha van Hoecke. Il 12 settembre successivo, con rara sollecitudine, le è stata dedicata, come abbiamo ricordato, la Corte del Palazzo Platamone, ed è lì che un anno dopo i Catanesi la ricorderanno ancora. E siccome i grandi non muoiono mai, possiamo auspicare che si tratti di un appuntamento non scritto destinato a ripetersi nel tempo.

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Le principali tappe della carriera di Mariella Lo Giudice (Catania, 1952-2011)

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Nipote di artisti circensi, sin da bambina si mostra versatile nel canto, nella danza, nella recitazione. Scoperta da Fioretta Mari, amica della madre, entra presto a far parte del Teatro Stabile di Catania, allora agli albori, assorbendo la lezione di maestri come Turi Ferro, Ave Ninchi, Umberto Spadaro, Ida Carrara. Fino a diventare la prima attrice del Teatro Stabile.
Non si contano i personaggi teatrali cui ha dato vita, in titoli come “I viceré” di De Roberto (regia Franco Enriquez), “Il villaggio Stephanchicovo” di Dostoevskij (regia Edmondo Fenoglio), “Casa La Gloria” di Antonio Di Grado, “Cavalleria rusticana” di Verga, “Il giardino dei ciliegi” di Cechov, “Corruzione a palazzo di giustizia” di Betti, “La lupa” di Verga (regia di Pino Micol), “Zaira” di Voltaire (regia Giancarlo Sbragia), “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello (regia Andrea Camilleri), “Stelle del firmamento” di Puig (regia Sandro Sequi), “Il birraio di Preston” dal romanzo di Camilleri, trasposto per le scene dall’autore insieme a Giuseppe Dipasquale, che ne ha curato anche la regia; “Molto rumore per nulla” di Shakespeare (regia Guglielmo Ferro); “Il Maestro e Marta” di Filippo Arriva (regia Walter Pagliaro), “La lunga vita di Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini (regia Lamberto Puggelli).
Di rilievo altresì l’attività cinematografica, la più recente in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore (1988) e “La matassa” di Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Giambattista Avellino (2009). E anche televisiva: “Il maresciallo Rocca” (1996, regia Giorgio Capitani), “La piovra 10” (1999, regia Luigi Perelli), “Il bambino della domenica” (2008, regia Maurizio Zaccaro).

MEDICARE Onlus
È un’associazione no profit fondata a Catania il 28 ottobre 2011, che ha come finalità:
·    il supporto materiale, morale e psicologico al malato oncologico e alla sua famiglia;
·    il miglioramento dell’assistenza, della qualità di vita e della riabilitazione funzionale e lavorativa del malato oncologico;
·    la diffusione della conoscenza e della cultura della prevenzione e il sostegno ai progetti di ricerca in ambito oncologico.

Le attività che Medicare cura nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria dei tumori, riguardano:
–    una guida pratica e una mostra itinerante con consigli semplici e pratici per aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli e valorizzare la conservazione della salute;
–     una campagna antifumo nelle scuole elementari; un programma di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione per gli immigrati residenti;
–    seminari sulla prevenzione oncologica presso enti pubblici e privati, o associazioni, che ne facciano richiesta.
Riguardo il supporto al malato oncologico e alla sua famiglia, alcune iniziative riguardano: laboratori di make-up per le donne in corso di chemioterapia; attività di supporto nella comunicazione della diagnosi della malattia tumorale ai figli minorenni; la realizzazione di un servizio navetta nei luoghi di cura per i malati che ne necessitino; un Help desk per il malato.
I soggetti pubblici o privati possono fare richiesta all’Associazione dei suddetti servizi offerti.
Le attività di Medicare Onlus si svolgono nei paesi del bacino del Mediterraneo e in ambito internazionale. Medicare Onlus finanzia le proprie attività mediante quote associative, contributi, erogazioni liberali e donazioni da parte di soggetti pubblici e privati.
Dati recenti dell’Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori) hanno riportato come la Sicilia condivida con le altre Regioni del Sud una più bassa incidenza di tumori, ma purtroppo una maggiore mortalità correlata. Tra le cause principali di tale differenza nella mortalità, vi è il ritardo diagnostico, legato ad una scarsa cultura della prevenzione e aderenza allo screening, che portano alla scoperta della malattia tumorale in una fase più avanzata, passibile di trattamenti meno efficaci.
L’associazione è presieduta da Pietro Giuffrida, coordinatore del cts è Piero Banna.

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