Un Catania in 10 sfiora il colpaccio contro il Napoli

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Reduce dalla brutta sconfitta di Firenze contro il grande ex Montella, il Catania di Maran si riscatta nella gara interna disputata contro il Napoli allo stadio Angelo Massimino. Opposti ai più quotati calciatori napoletani, i rossazzurri sfoderano una prestazione tutta cuore e grinta nonostante l’inferiorità numerica legata all’espulsione dell’argentino Alvarez dopo appena 80 secondi di gioco. Evidentemente, però, il fatto di dover disputare l’intero incontro in 10 contro 11 ha dato una spinta in più agli uomini di Maran, bravi a chiudersi davanti alla porta di Andujar e pronti a colpire in contropiede quando il Napoli concedeva spazi. Dall’altro lato, Cavani e compagni hanno giocato con troppa superficialità, convinti che la superiorità numerica alla lunga gli avrebbe permesso di passare in vantaggio ed, invece, nonostante gli sforzi di Mazzarri, che nel finale ha schierato tutto e 4 gli attaccanti in organico, la porta di Andujar è rimasta inviolata grazie anche alle prestazioni maiuscole di Legrottaglie e Spolli che hanno eretto un vero muro in area di rigore rossazzurra. Un plauso alla lettura tattica del mister Maran, che partita dopo partita, sta dimostrando di meritarsi la panchina in Serie A dopo la lunga gavetta nelle serie minori; nonostante l’inferiorità numerica ha mantenuto intatto lo schieramento per la prima mezz’ora, abbassando Biagianti sulla linea dei difensori e tenendo Barrientos accanto a Lodi sull’out di destra. Poi, resosi conto che il “Pitu” sprecava troppe energie in una posizione arretrata ha messo dentro Bellusci, difensore puro, nel ruolo di terzino riscalando Biagianti, poi sostituto da un più fesco Izco, a centrocampo. Infine, l’ingresso di Castro al posto di uno stanco Almiron ha permesso al Catania di avere una marcia in più nel quarto d’ora finale, sfiorando il miracolo ad un minuto dalla fine del secondo tempo. Solo il palo, infatti, ha negato al “Papu” Gomez la gioia di un goal frutto di un’azione in contropiede ben orchestrata da Bergessio e splendidamente finalizzata dal numero 17, che già in precedenza aveva impegnato seriamente il portiere napoletano De Sanctis, ma il destro dell’argentino ha lasciato in gola l’urlo del goal ai tifosi rossazzurri.

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Un pareggio, dunque, che è stato accolto dai tifosi con un plauso finale all’uscita dal campo, perchè i calciatori  hanno dato il massimo contro una formazione forte, accreditata dagli addetti ai lavori come possibile anti-juve nella sfida per lo scudetto, che le ha provate tutte per avere la meglio di un Catania attento, ordinato e che non si è disunito nnostante l’inferiorità. Insomma, un buon viatico per il prossimo impegno previsto già per mercoledì prossimo, nuovamente allo stadio Massimino, contro l’Atalanta di Colantuono.

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Massimiliano Giliberto

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