Elezioni Sicilia 2012: Di grilli, balli e profezie Maya

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Meno di due settimane al voto e grande è la confusione sotto al cielo stellato siciliano. Un maoista d’antan potrebbe essere felice di tutto ciò, ma chi ritiene che la politica sia una cosa seria (se continua così saremo sempre in meno e succederà ancora per poco, non vi preoccupate) non può che restare sgomento dallo spettacolo complessivo offerto dal parterre di duellanti per la presidenza della Regione.

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C’è quello che si nasconde dietro al leader-non leader nazionale, facendo la comparsa nelle piazze stracolme (e spera di raccattare consenso così), c’è quello che fa finta che tutto sia uguale a prima e fa una campagna elettorale dignitosa ma sempre più solitaria (salvo sorvolare sul fatto che fino a pochi mesi fa i suoi maggiori sostenitori erano suoi acerrimi nemici), c’è quello con il pedigree antimafia che pensa di conquistare i consensi organizzando le feste danzanti nei quartieri popolari (neanche fosse un ex sindaco di Catania con la passione per il carnevale carioca) e c’è quello che ogni giorno che passa sembra essere più sicuro di andare a vincere (nonostante gran parte della devastazione attuale dell’isola sia figlia dello stesso schieramento che lo appoggia come un sol uomo). E più ne è sicuro e più si scurisce in volto perché, essendo in fondo una persona seria, sa che il problema sarà governarla, quest’isola…

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Bello spettacolo, eh? E non avete idea di cosa ci attende per dopo, di come si scateneranno tutti a dire che hanno vinto (tranne quelli per cui sarà difficile assorbire l’ennesima sconfitta umiliante), di come leader dati per morti batteranno il colpo dicendo che la riscossa delle loro fallimentari politiche riparte dalla Sicilia.

Spenti i riflettori, finita la canea, ognuno tornerà a casa sua e, come cavallette ancora non soddisfatte, si leveranno in volo di lì a poco per andare a devastare un altro pezzo del nostro ex Belpaese. Lombardia e Lazio sono lì pronte in attesa di subire lo stesso trattamento, dalla stessa compagnia di giro. Visto il quadro, non è che ci conviene sperare che la profezia dei Maya si avveri?

Marco Di Salvo

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