Premio Bellini d'Oro 2012 al direttore d'orchestra Evelino Pidò

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Il direttore d’orchestra Evelino Pidò

Giunto alla XXVII edizione, il prestigioso Premio “Bellini d’Oro” andrà per il 2012 al celebre direttore d’orchestra Evelino Pidò, che nel corso dell’ultimo decennio ha dimostrato una spiccata dedizione al magistero belliniano, “contribuendo in maniera determinante – come recita la motivazione – a restaurare il dettato originario dell’autore”. E ciò in virtù del superiore talento interpretativo e della preparazione filologica che ha spinto Pidò, moderno erede di una tradizione direttoriale tipicamente italiana, all’adozione delle più recenti edizioni critiche delle opere del Cigno etneo, approdando a memorabili esecuzioni teatrali, immortalate anche in disco e in video.

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         L’attribuzione del riconoscimento al maestro torinese rende appieno lo spirito della manifestazione promossa e organizzata dalla Società Catanese Amici della Musica, grazie al patrocinio della Presidenza e dell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia Regionale di Catania, che ha sostenuto e inserito l’evento nel cartellone di Etnafest. Indispensabile altresì lacollaborazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali  “Vincenzo Bellini” di Catania che ha messo a disposizione la propria Orchestra Giovanile. E preziosal’ospitalità del Teatro Massimo Bellini, sul palcoscenico del quale si svolgerà il ricco programma che farà da corona alla cerimonia di premiazione. L’appuntamento è per venerdì 5 ottobre alle ore 20,30 (ingresso libero).

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         Aportare il saluto dellaProvinciasaranno ilpresidenteGiuseppe Castiglionee ilvicepresidente Ruggero Razzacon delega alle Politiche Culturali; per il massimo teatro catanese presenzieràlasovrintendente Rita Gari Cinquegrana, mentrel’Istituto Bellinisarà rappresentato dalla direttriceErminia Di Mauro.

                La serata sarà coordinata dal musicologo Giuseppe Montemagno e dalla giornalista Caterina Andò, rispettivamente neopresidente eneovicepresidente della Società Catanese Amici della Musica, con l’intervento del past president Antonio Maugeri, già ispiratore del premio nel lontano 1968, poi severo censore negli anni delle ripetute interruzioni, nonché fautore nel 2008 della rinascita dell’iniziativa, realizzata e consolidata proprio ad opera della Scam.

         Per gli appassionati, l’edizione odierna si annuncia come una grande soirée musicale. La prima parte prevede infatti l’atteso recital del soprano Chiara Polito e del mezzosoprano Manuela Custer; ad accompagnare alpianoforte Stefano Sanfilippo. In programma una silloge di pagine belcantistiche di Vincenzo Bellini, Giacomo Meyerbeer, Gioachino Rossini, Reynaldo Hahn, Joaquín Valverde Sanjuán.

         Nella seconda parte Evelino Pidò terrà una lezione-concerto che vedrà la partecipazione dell’Orchestra Giovanile Bellini, fondata e istruita dal maestro Giuseppe Romeo, fiore all’occhiello della rinomata scuola musicale catanese, pure intitolata al Cigno etneo. Emblematicamente, Pidò concerterà e dirigerà la sinfonia di Norma. E davvero interessante è ripercorrere il suo percorso belliniano: ricordiamo Il pirata eseguito con le variazioni di Philip Gossett, l’incisione de La sonnambula con Natalie Dessay, per la prima volta nell’edizione critica curata per Ricordi da Alessandro Roccatagliati e Luca Zoppelli, gli imminenti Puritani all’Opéra di Lione e al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, sempre nell’edizione critica Ricordi firmata da Fabrizio Della Seta. A Pidò si deve inoltre la prima registrazione mondiale in video dellaSonnambula, ripresa dal Metropolitan di New York, di nuovo con la Dessay qui insieme a Juan-Diego Florez.

         Richiestissimo e preso nell’intenso vortice dell’agone musicale internazionale. Pidò in atto è impegnato nelle Nozze di Figaro di Mozart all’Opéra Bastille; sarà poi in Francia, come s’è detto, per I Puritani e quindi a Tokyo, ospite della tournée dei Wiener Philharmoniker, per la donizettianaAnna Bolena con Anna Netrebko. E concluderà l’anno ancora nel segno di Bellini, dirigendo La sonnambula alla Wiener Staatsoper.

         A questa dedizione “belliniana” ha guardato la commissione giudicatrice, formata da esperti di fama nazionale (Domenico De Meo, Maria Rosa De Luca, Fernando Gioviale, Elvio Giudici, Giorgio Gualerzi, Marco Impallomeni, Giancarlo Landini, Sara Patera, Michelangelo Zurletti, insieme ai citati Montemagno, Andò e Maugeri) che ha assegnato ad Evelino Pidò un riconoscimento tra i più ambiti. Tale può configurarsi l’iscrizione in uno “stellare” albo d’oro che in ventisette edizioni ha registrato a Catania, in qualità di premiati, la presenza di sommi interpreti e direttori. Per non citarne che alcuni, e senza contare le assegnazioni alla memoria, ricordiamo tra gli altri Riccardo Muti, Luciano Pavarotti, Renata Scotto, Giuseppe Di Stefano, Montserrat Caballé, Joan Sutherland e Richard Bonynge, Franco Corelli, Edita Gruberova, Giulietta Simionato, Nicolai Gedda, Alfredo Krauss, Gina Cigna, Gianandrea Gavazzeni, Vittorio Gui, Cecilia Bartoli, Mariella Devia, June Anderson, Rockwell Blake, Leyla Gencer, Piero Cappuccilli, Sonia Ganassi, Grace Bumbry, Giuseppe Taddei, Lella Cuberli, Luciana Serra, Anita Cerquetti, Elena Suliotis, Fiorenza Cedolins, i catanesi Maria Gentile, Franco Lo Giudice, Salvatore Fisichella, Francesco Nicolosi. E ancora studiosi del calibro di Maria Rosaria Adamo, Domenico De Meo, Friedrich Lippmann, Quirino Principe e Giampiero Tintori.

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