Terremoto tra Calabria e Basilicata. Ore di terrore

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Notte di terrore nella zona del massiccio del Pollino, tra Calabria e Basilicata, a causa di una violenta scossa di terremoto che all’1.05 ha avuto epicentro nel quadrilatero tra i comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo nel Cosentino e il comune di Rotondo nel Potentino. Varie altre scosse di assestamento di minore intensità hanno fatto seguito alla prima e più violenta che è stata di magnitudo 5  Richter. Un uomo di 84 anni a Scalea, probabilmente per la forte paura è deceduto a causa di un infarto.

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Decine le chiamate ai numeri di emergenza, moltissime le persone che hanno preferito proseguire la notte in strada oo in auto. Secondo i Carabinieri di Cosenza a Mormanno si sono verificati i maggiori danni. L’ospedale, che ha riportato parecchi danni, è stato evacuato e i 38 pazienti trasportati in altre strutture. Sono in corso ora accertamenti sulla struttura da parte di personale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.  Sempre a Mormanno, come a Laino Borgo sono state evacuate alcune case di riposo sempre per i danni riportati a seguito della scossa. Gravemente lesionata anche la cattedrale di Mormanno e altri edifici del centro storico.
Altri danni rilevanti ad Altomonte, dove gravi lesioni sono state riportate dal campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione e dal  centro sanitario.

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Il capo della Protezione Civile nazionale, ing. Franco Gabrielli, rileva che la Protezione Civile si è attivata subito ma anche che, fortunatamente, non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza nazionale, fermo restando che dovranno esser dirottate sui territori colpiti dal sisma risorse per la messa in sicurezza di tutta la zona.
Cautelativamente le scuole comunque resteranno chiuse oggi e domani per consentire tutte le verifiche agli edifici. Sarebbe in arrivo una colonna mobile a Mormanno che dovrebbe provvedere alla installazione di tende per il ricovero temporaneo dei pazienti evacuati dall’ospedale.

La Croce Rossa Italiana ha inviato a supporto dei soccorritori decine di volontari che lavoreranno in coordinamento con la centrale 118 di Cosenza, mentre il Comando Vigili del Fuoco di Cosenza ha richiamato tutto il personale a disposizione che era oggi libero dal servizio.

Fino a questo momento è smentita l’ipotesi di un’evacuazione di massa del paese di Mormanno ed è lo stesso sindaco a precisare al Corriere.it: “Siamo in piena emergenza -spiega Guglielmo Armentano- La scossa è stata tremenda, ora sono in ricognizione con la Protezione Civile. Nelle vie del centro sono caduti tegole, calcinacci e cornicioni. Questo sciame va avanti da più di un anno. Dopo la scossa del 1° e del 2 ottobre avevo già scritto al capo della Protezione Civile Gabrielli per cercare di capire come affrontare la situazione in Calabria”. 

Da oltre due anni l’area del Pollino è interessata da uno sciame sismico che ha registrato oltre 2.200 scosse. Quella di questa notte è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore ai 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo 4.3.

Luigi Asero

 

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