Sono in tutto quindici le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Catania nell’ambito di un’inchiesta sui lavori dei tratti Borgo-Nesima e Giovanni XXIII-Stesicoro della metropolitana. Informazioni di garanzia sono stati notificate, il 16 ottobre scorso, nei confronti dei responsabili dell’impresa Sigenco, partecipe del consorzio Uniter, di funzionari della Ferrovia Circumetnea e del Ministero del Lavoro e privati professionisti. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture e due casi di corruzione. I sostituti procuratori Antonino Fanara e Agata Santonocito, coordinati dal procuratore Giovanni Salvi, hanno incominciato ieri i primi interrogatori, che proseguiranno nei prossimi giorni.
Con l’ipotesi di reato di truffa nelle pubbliche erogazioni sono indagati l’amministratore delegato e il direttore tecnico della Sigenco, Santo Campione e Antonino Millazzotto, il capo cantiere della tratta Giovanni XXIII-Stesicoro Salvatore Forzese, il capo cantiere della tratta Borgo Nesima Salvatore Innocente e il dirigente tecnico e direttore dei lavori della Ferrovia Circumetnea Salvatore Fiore. Per abuso d’ufficio e truffa aggravata sono indagati il direttore generale Fce Sergio Festa, Campione, il consulente della Sigenco Sebastiano Pelizza e Daniele Peila. Campione, Fiore e Millazzotto sono indagati, insieme con Innocente, anche per concorso in frode nelle pubbliche forniture. Tra gli indagati, con l’accusa di abuso d’ufficio e falso, anche Salvatore D’Urso, detto ‘Tuccio’.
Per concorso in abuso d’ufficio e’ indagata la dirigente del Dipartimento ministeriale dei Trasporti Elena Molinaro. Indagato per corruzione il dirigente tecnico della Fce Salvatore Fiore e il preside della Facolta’ di ingegneria dell’Universita’ Kore di Enna, Giovanni Tesoriere. Un capo d’indagine su concorso in disastro colposo vede indagati, insieme a Campione e Innocente, Roberto De Pietro nella qualita’ di coordinatore Pianificazione della Fce e collaboratore di Fiore nella direzione dei lavori. Tutti, nell’eseguire i lavoratori della metropolitana, avrebbero cagionato il crollo della sede stradale di via Bolano. Per corruzione e’ indagato anche Enrico Maltauro, amministratore delegato dell’omonimo gruppo costruzioni, e Giuseppe Chiofalo, capo della segreteria tecnica dell’allora sottosegretario ai Trasporti Raffaele Gentile.