Nonostante la scarsa attenzione mediatica riscontrata sulle testate nazionali (ne La Gazzetta dello Sport di lunedì l’articolo sui rossazzurri era “solo” in 18esima pagina), il Catania di Rolando Maran continua a scalare posizioni in classifica grazie alla vittoria sul Chievo Verona.
I rossazzurri continuano il brillante ruolino di marcia interno sconfiggendo la formazione veronese per 2-1 grazie ad una doppietta del ritrovato Sergio Almiron. Il centrocampista argentino, lasciato in panchina nella precedente gara contro il Cagliari, ha sbloccato il risultato all’inizio del secondo tempo con uno splendido colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Alejandro Gomez. Una rete liberatoria per il numero 4 rossazzurro, ancora a secco in questa stagione, che sul finire di gara ha chiuso il risultato con uno splendido destro a giro che ha battuto l’incolpevole portiere clivense Sorrentino. A nulla è valsa la rete della bandiera per il Chievo realizzata dal difensore Andreolli al terzo minuto di recupero visto che subito dopo l’arbitro Peruzzo ha fischiato la fine dell’incontro.
Grande entusiasmo tra gli spalti per la quinta vittoria interna stagionale contro una formazione che negli ultimi anni aveva sempre fatto punti al Massimino, un successo che proietta i rossazzurri al settimo posto in classifica con ben 9 punti di distacco dalla zona retrocessione, due punti in più rispetto allo scorso anno e soprattutto 8 punti sopra i cugini del Palermo, prossimo avversario per il super derby di sabato prossimo allo stadio Barbera di Palermo. A macchiare la giornata di festa due episodi che lasciano aperti alcuni interrogativi: Almiron dopo la seconda rete ha fatto un cenno eloquente con la mano rivolto verso la panchina muovendo l’indice della mano destra (quasi un no secco alla decisione di lasciarlo in panchina la scorsa settimana) e soprattutto il messaggio pubblicato da Barrientos su Twitter in cui l’argentino annunciava il suo addio alla città di Catania ed alla sua gente. Un successivo messaggio del Pitu ha poi fatto rientrate il “caso” dato che lo stesso argentino ha ammesso che a volte si scrivono frasi senza pensare, ma resta il fatto che due calciatori importanti hanno avuto reazioni inattese che hanno turbato il post partita.
Ancora una volta, però, è stata brava la società a gestire la situazione senza la minima apprensione, puntando l’attenzione sul gruppo e senza dare risalto alle esternazioni dei singoli. Tutto ciò alla viglia di una delle partite più sentite dell’anno, ovvero il derby di Sicilia contro il Palermo dell’ex A.D. Pietro Lo Monaco. I tifosi sognano la prima vittoria esterna proprio in casa dei rivali corregionali e per mantenere alta la concentrazione la dirigenza ha imposto il silenzio stampa per tutta la settimana. La parola passa quindi al campo, più precisamente al rettangolo verde dello stadio rosanero dalle ore 20:45 di sabato prossimo…
Ancora una volta, però, è stata brava la società a gestire la situazione senza la minima apprensione, puntando l’attenzione sul gruppo e senza dare risalto alle esternazioni dei singoli. Tutto ciò alla viglia di una delle partite più sentite dell’anno, ovvero il derby di Sicilia contro il Palermo dell’ex A.D. Pietro Lo Monaco. I tifosi sognano la prima vittoria esterna proprio in casa dei rivali corregionali e per mantenere alta la concentrazione la dirigenza ha imposto il silenzio stampa per tutta la settimana. La parola passa quindi al campo, più precisamente al rettangolo verde dello stadio rosanero dalle ore 20:45 di sabato prossimo…
Massimiliano Giliberto