E’ inziato tutto con la famosa “panolada” (l’atto di sventolare fazzoletti bianchi in segno di protesta contro i torti arbitrali) e si è concluso con un lungo appaluso ai beniamini rossazzurri. Catania-Lazio è stato un incrocio di emozioni sugli spalti dello stadio A.Massimino per gli oltre 12 mila spettatori presenti. Prima la protesta per quanto accaduto la domenica precedente contro la Juventus e la paura che i torti arbitrali frenaresso la scalta rossazzurra in classifica, poi l’entusiasmo alle stesse per una prestazione spettacolare degli uomini di Maran che hanno steso la Lazio di Petkovic con un sonoro 4-0. Grande protagonista della gara è stato indiscutibilmente Alejandro “Papu” Gomez, autore di una splendida doppietta e dell’assist decisivo per il 4-0 finale di Barrientos. Una vittoria importante per il Catania che torna nelle parti alte della classifica e che autorizza i sostenitori rossazzurri a fare sogni “europei” grazie ad un organico che partita dopo partita si dimostra sempre più valido e ricco di qualità con due interpreti come Gomez e Barrientos che hanno talento da vendere.
Maran contro i biancazzurri laziali ha riproposto il 4-3-3 rispolverando Alvarez al posto di Rolin, segno che la squadra sa adattarsi al cospetto dell’avversario di turno, e schierando nuovamente il tridente offensivo Gomez-Bergessio-Barrientos con quest’ultimo che rientrava dopo aver saltato la trasferta di Udine per infortunio. E’ stato un dominio rossazzurro, considerando che alla mezz’ora si era già sul 3-0 per il Catania grazie ad un bolide di Gomez che si è infilato sotto la traversa alla sinistra del portiere laziale, ad un rigore di Lodi concesso per un fallo di mano di Dias su azione di Mariano Izco ed alla conclusione di Gomez su cross di Marchese che l’arbitro, dopo qualche secondo di indecisione, ha valutato correttamente oltre la linea nonostante l’intervento in extremis di un difensore biancazzurro. Sul 2-0 Bergessio ha dovuto lasciare il campo per una contrattura e pertanto ha fatto il suo esordio interno al Massimino il franco-senegalese Doukara, acquistato in estate dalla Vibonese, formazione di Seconda Divisione, che ben si è comportato per il resto dell’incontro pur palesando una certa inesperienza. Nella ripresa la Lazio ha provato a cambiare modulo cercando di impensierire la retroguardia rossazzurra ma il duo Legrottaglie-Spolli si è dimostrato ancora una volta un muro invalicabile davanti alla porta di Andujar. Il Catania ha atteso la Lazio nella propria trequarti pronto a punire nuovamente i biancazzurri in contropiede e, su un’azione del genere, Gomez, sempre lui, si è proiettato in avanti ed entrando in area di rigore ha messo al centro per l’accorrente Barrientos che ha depositato in rete per il poker conclusivo.
A fine gara tifosi, giornalisti e calciatori si sono detti soddisfatti della prestazione rossazzurra ma l’ammistratore delegato Sergio Gasparin ha provato a mantenere i piedi per terra dichiarando: “Dopo questa importante vittoria dobbiamo cercate di mantenere l’equilibrio nella valutazioni. Ogni vittoria è frutto del lavoro settimanale. Quella di oggi è stata una prestazione importante. Va sottolineato il fatto che Andujar è stato impegnato solo in una circostanza. E’ stata una prestazione intensa contornata da prodezze tecniche. Gomez? Se lo abbiamo trattenuto in estate c’è un motivo. E’ un calciatore molto forte e oggi abbiamo avuto conferma delle scelte fatte nei mesi scorsi. Cosa c’è da migliorare? Fuori casa dobbiamo migliorare nell’atteggiamento. Resta amarezza per il risultato di Udinese, ci tenevamo molto a vincere quella partita. Come società stiamo lavorando sotto questo aspetto. Polemiche arbitrali archiviate? Siamo sereni. Quello che è accaduto speriamo non si ripeta. Oggi l’arbitro e i suoi assistenti sono stati molto bravi. Hanno visto il gol di Gomez e il rigore è stato assegnato senza proteste da parte dei laziali. La partita era delicata ma hanno fatto bene. La panolada dei tifosi? E’ stato un segno di civiltà che mi è piaciuto molto. Era giusto sottolineare i soprusi subiti e i nostri tifosi hanno dimostrate grande maturità“.
Massimiliano Giliberto