Il turno di Coppa Italia contro il Cittadella previsto per martedì 4 Dicembre è l’occasione giusta per il Catania per tuffarsi nuovamente nel calcio giocato e dimenticare quanto accaduto nella sfida di venerdì scorso contro il Milan. Esaminare la gara dal punto di vista tecnico-tattico è davvero difficile tenendo conto che ancora una volta sono state le cosiddette “sviste” arbitrali a determinare l’esito dell’incontro. Dopo essere passato in vantaggio dopo appena dieci minuti di gioco grazie al primo goal in campionato di Nicola Legrottaglie, il Catania era stato bravo a chiudersi in difesa non concedendo un solo tiro in porta ai rossoneri, con il tanto temuto El Shaarawy controllato benissimo dall’attento Alvarez. Poi ad inizio secondo tempo gli episodi che hanno segnato la gara, ovvero l’espulsione di Barrientos per somma di ammonizioni (il secondo giallo è giustissimo ma il primo comminato per una simulazione a centrocampo è davvero esagerato) ed il successivo pareggio proprio di El Shaarawy in posizione di netto fuorigioco non ravvisato dall’arbitro Orsato. Una decisione che ha condizionato la gara, con i rossazzurri che perdevano la giusta concentrazione di fronte all’ennesimo torto arbitrale ed i rossoneri bravi ad approfittare del momento per realizzare il goal del sorpasso con uno splendido tiro a giro da fuori area di Boateng. Da quel momento in poi, si era al 60° minuto, la gara non ha avuto più storia con il Milan che controllava agevolmente la gara e si rendeva spesso pericoloso dalle parti di Andujar per poi trafiggerlo per la terza volta in pieno recupero ancora con El Shaarawy, sempre più capocannoniere del campionato con 12 reti in 15 gare giocate.
A fine gara era tanta la rabbia tra i giocatori ed i dirigenti rossazzurri per la sconfitta rimediata e a distanza di 48 ore dalla fine dell’incontro, la società di Via Magenta ha emesso il seguente comunicato: “Non abbiamo perso una delle nostre migliori qualità, negli anni, e promettiamo nuovamente di non perderla: è nello stile del Catania considerare l’errore degli ufficiali di gara alla stregua di quello commesso dai calciatori, cioè un imprevisto legato al gioco. Perciò, così come si è pronti a riconoscere onestamente le proprie prestazioni insufficienti, allo stesso modo dev’essere consentito di esprimere un concetto con la giusta serenità ma con altrettanta fermezza: il nostro campionato, ancora splendido nonostante il momento poco fortunato, risente pesantemente degli errori arbitrali, alla voce classifica. A 19 punti, siamo troppo lontani dai nostri meriti. Uno dei luoghi comuni del calcio rassicura: alla fine la classifica offrirà un responso veritiero. Per adesso, la realtà è distante da questa tesi così come lo è il campionato dalla conclusione. Contro Inter, Juventus e Milan, un Catania sempre apprezzabile ed apprezzato ha pagato dazio, in particolare, più di ogni altra squadra: è un primato che avremmo volentieri evitato, legato ad episodi negativi e sfavorevoli, talvolta tali non solo per il Catania ma anche per la nostra pur sempre bella Serie A. Tra questi, in ordine cronologico: la mancata concessione di un rigore solare con il punteggio in bilico ad una manciata di minuti dal termine (fallo di Guarin su Gomez, Inter-Catania); l’annullamento di una rete regolare e l’assegnazione di una in fuorigioco (di Bergessio la prima e di Vidal la seconda in Catania-Juventus) ed infine, storia recente, il mancato riconoscimento di un netto off-side di El Shaarawy in occasione del pareggio del Milan, in una situazione tutt’altro che difficile sul piano della lettura tecnica, nel contesto di una partita già condizionata dall’espulsione di Barrientos (primo cartellino giallo discutibile). Che tutto questo, triste ed amaro per tutti quelli che amano i meriti, serva almeno a riconoscere la qualità ed il coraggio dei nostri rossazzurri, in modo da trasmettere fiducia, per tornare a vincere.”
Massimiliano Giliberto