Il terremoto è uno dei rischi che più di tutti ognuno di noi teme. Dura pochi secondi generalmente, ma può sconvolgere la vita di ognuno di noi e di intere popolazioni. Nascondersi dietro il destino e la casualità non è l’atteggiamento più corretto da tenere, ma anche la paura che genera tensioni e apprensioni è inutile se non addirittura dannosa. Vale innanzitutto una regola: di terremoto non è morto mai nessuno.
Le vittime, milioni nel corso dei secoli, non sono mai morte per le scosse sismiche in sé, ma per i danni che esse hanno provocato alle strutture, più raramente per sopravvenute complicanze cardiache o per soffocamento da detriti.
Allora diventa importante conoscere, tenere sempre a mente le precauzioni più importanti. Il ruolo dei soccorritori, che potranno intervenire soltanto dopo, è marginale. Quando i soccorritori intervengono, più o meno celermente e compatibilmente con lo stato di fatto creato dall’evento sismico, il grosso dei danni è ormai fatto. E delle vittime.
Bisogna individuare quando non ci sono rischi, in ogni momento della nostra vita serena, quali sono le precarietà degli immobili dove noi viviamo o dove noi lavoriamo. Porre rimedio, laddove possibile, e individuare i possibili rifugi che in caso di scossa devastante potranno consentirci di sopravvivere in attesa dell’intervento dei soccorsi.
Se avverti una scossa di terremoto:
- Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli
- Riparati sotto un tavolo. È pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
- Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
- Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
- Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
- Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. È possibile che si verifichino incidenti
- Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami
- Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
- Evita di usare il telefono e l’automobile. È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi
Dopo il terremoto:
- Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
- Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni
- Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
- Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Ci auguriamo che queste poche regole siano ben impresse e mai usate, che nessun terremoto mai sconvolga la vita di alcuno. Ma leggerle e comprenderle ora, in caso di malaugurati eventi, potrebbe aiutare tanto.
Luigi Asero