Era un “super mandamento” capace di imporsi con la forza sulle “altre articolazioni mafiose palermitane”. È questo l’obiettivo di una imponente operazione che i carabinieri del gruppo di Monreale hanno avviato dalle prime luci dell’alba nell’area occidentale della provincia di Palermo.
Oltre 300 uomini impiegati con il supporto di due elicotteri. L’operazione è frutto delle indagini coordinate dalla dda di Palermo e avviate nel 2010 sulla costituzione del “nuovo mandamento di Camporeale”: si tratta dell’unione degli storici mandamenti di “San Giuseppe Jato” e “Partinico”. Una rete ritenuta in grado di sconvolgere lo scenario criminale della Sicilia occidentale. Tra i 37 arresti c’è anche quello del sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia che secondo gli inquirenti avrebbe avuto rapporti con il capomafia del paese Giuseppe Lombardo, anche lui finito in manette oggi.
Ad incastrare il sindaco sono state le intercettazioni disposte dagli investigatori. Per lui gli inquirenti ipotizzano i reati di concussione e concorso in estorsione. Secondo i magistrati a gestire il nuovo ‘Super Mandamento’ sarebbe stato Antonino Sciortino, 51anni, tornato in libertà da due anni dopo avere trascorso 12 anni in carcere per mafia.
A finire in manette quindi anche: Antonino Sciortino, Salvatore Mulè, Giuseppe Speciale, Giuseppe Libranti, Francesco Lo Cascio, Giuseppe Lo Voi, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Marfia, Francesco Matranga, Giuseppe Micalizzi, Francesco Vassallo, Giuseppe Antonio Vassallo, Salvatore Tocco, Vincenzo Madonia, Christian Madonia, Antonio Badagliacca, Davide Buffa, Francesco Sorrentino, Salvatore Romano, Santo Porpora, Domenico Billeci, Carmelo La Ciura, Onofrio Buzzatta, Vincenzo La Corte, Ignazio Grimaudo, Giovanni Rusticano, Salvatore Lombardo classe 1922, Giuseppe Abbate, Antonino Giambrone, Angelo Cangialosi, Giacomo Tinervia, Sergio Damiani, Calogero Caruso, Salvatore Prestigiacomo, Valica Buzila, Giovanni Longo e Sebastiano Bussa.