Oggi la tecnologia offre spazi sconfinati, la possibilità a tutti di proporre iniziative qualificate. Tutto sta a saperla utilizzare con intelligenza. Virginia Foderaro da qualche anno ne ha capito le potenzialità, ha fatto del suo sito una piccola isola felice per poeti e scrittori, lontano dalle gran casse del consumismo letterario, lontano dai frastuoni assordanti, dai bagliori perversi del business che inquina il concetto stesso dell’arte. E soprattutto lontano dal sottobosco letterario che si propone guadagni sulle aspirazioni di esordienti disposti a pubblicare le loro opere a pagamento. Al contrario lei si offre di dare il giusto riconoscimento in diritti d’autore a quanti la collaborano. Saranno cifre modeste, irrilevanti, ma il principio le fa onore e sublima la sua purezza d’animo.
Queste collane di narrativa e poesia arrivano a consolidare un percorso letterario ed estetico iniziato con la creazione del sito www.opposto.net si propongono nuove tappe, si assumono la consapevolezza di un lavoro svolto con professionalità, in grado di produrre moduli espressivi moderni, schemi compositivi variegati nella forma, nelle strutture semantiche, nel metodo di esprimere contenuti validi, capaci di mantenere intatti nel tempo la loro espressione linguistica.
Ha qualcosa di magico affidare ai versi l’essenza più integra e indifesa della nostra anima, riconoscersi nelle sofferenze, nel travaglio della nostra precaria condizione di esseri imperfetti, limitati e soli con se stessi. Tuttavia esistiamo e abbiamo il dovere di dare un senso alla nostra esistenza.
Virginia nel suo incessante prodigarsi per cercare una collocazione editoriale, si spende tenacemente per dare l’adeguato risalto alla nobiltà e alla qualità della scrittura nella sua eccezione più pura, con la convinzione granitica che la poesia abbia tutto il diritto di ritagliarsi il proprio spazio nella società consumistica e massificante in cui viviamo. Questo progetto mi intriga molto, mi invita a rifugiarmi nella nicchia, mi stimola alla condivisione, ne percepisco le vibrazioni limpide. Le provocazioni di Virginia le trovo allettanti, orientate verso la sua stella polare: la bellezza, le infinite potenzialità della parola scritta. Benvenuta allora a questa nuova casa editrice, piccola stella che illumina di luce vivida il mondo della parola scritta.
Salvo Zappulla