È morto ieri Riccardo De Lisi, l’ex dipendente Cefop che, in preda a stato depressivo, si è lanciato dal terzo piano dell’Assessorato Regionale al Lavoro.
L’uomo, trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, è morto poco dopo. I medici hanno tentato invano di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Sull’episodio indagano i carabinieri. De Lisi sembra fosse stato licenziato in seguito ai tagli disposti dal Centro di formazione, cadendo in depressione. Al Cefop era stato assunto con la qualifica di amministrativo e da qualche tempo aveva chiesto il part time.”Al Cefop si occupava di agibilità dei locali e della 626, la normativa sulla sicurezza sul lavoro – dice un sindacalista della Cgil, sindacato al quale De Lisi era iscritto – nell’ambito delle sue competenze di architetto, di recente aveva chiesto il part time”.
I colleghi dell’uomo sostengono che da qualche tempo De Lisi era depresso. Difficile credere il contrario quando ci si trova improvvisamente senza lavoro con famiglia a carico.