Un piano di attentati contro i treni europei?

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freccia-rossaDi Salvo Barbagallo 

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Una notizia di una decina di righe, diramata dalle agenzie lunedì 19 agosto, ha fatto il giro del mondo ma senza suscitare l’attenzione che, probabilmente, meritava: i gruppi terroristici di Al Qaeda starebbero progettando di compiere attentati sui treni ad alta velocità in Europa. L’informazione è stata fornita dal giornale tedesco “Bild” che ha dato, in realtà, pochi dettagli, avendo, a sua volta, raccolto l’avvertimento dalla Nsa, l’agenzia americana di intelligence. I servizi di sicurezza della Germania sono in stato di allerta da alcune settimane con intensa sorveglianza delle linee ferroviarie e delle stazioni della Deutsche Bahn con “misure invisibili”, mentre sarebbe stato anche intensificato il controllo da parte di pattuglie della polizia in borghese.

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In preparazione sarebbero atti di sabotaggio alle rotaie o alle linee elettriche aeree e attentati con ordigni esplosivi su tratti di percorrenza rapida o a tunnel, o anche bombe all’interno dei convogli.

Il piano terroristico ai treni sarebbe stato al centro di una “conference call” fra elemeni operativi di al Qaeda intercettata dall’Nsa. Nessun problema, a quanto pare, per altri potenziali obbiettivi rilevanti: né aerei, né aeroporti. Nel mirino dei terroristi i treni veloci.

Come detto, pochi dettagli, e neanche molta attenzione per questa minaccia appresa dall’Intelligence statunitense, ancora più grave nel periodo di agosto dedicato alle vacanze, nel quale il trasporto ferroviario ha grande rilevanza.

I mass media europei e quelli italiani riportano la notizia, ma senza eccessivo spazio: in Italia il problema, a quanto pare, non si pone. D’altra parte sarebbe un problema – parlando di “treni veloci” – che riguarderebbe solo una “parte” del territorio nazionale. Da Napoli in giù, infatti, ci sono soltanto “treni lumaca”. Questo non consola: se la minaccia è veramente reale, il problema riguarda tutti. Il terrorismo non va mai preso alla leggera.

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