Di Salvo Barbagallo
Dopo decenni di silenzio e assoluta segretezza, il Governo statunitense “svela” il mistero della base militare denominata “Area-51”, originariamente chiamata “Nevada Test Site – 51”, dislocata in una vasta zona di 26.000 km quadrati, situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud Nevada. Il “National Security Archive” dell’università George Washington ha reso nota una documentazione di 400 pagine, richiesta otto anni fa tramite la “Freedom of Information Act”, ovvero la legge sulla libertà d’informazione, che impone alle amministrazioni pubbliche le norme per permettere a chiunque di sapere come opera il Governo federale. Il documento dimostra (o intende dimostrare) che nell’installazione non si è mai nascosto nulla che riguardasse “presenze extraterrestri”, come ufologi e mass media hanno sostenuto da settant’anni a questa parte, ma che in effetti è una base dove si sono condotti esperimenti su velivoli particolari, come il famoso aereo-spia “U-2”. Insomma si tratterrebbe di una base convenzionale utilizzata per lo sviluppo, il test e le fasi di addestramento di nuovi aerei commissionati dall’United States Air Force o da agenzie come la CIA. Il Governo degli Stati Uniti ha negato l’esistenza di questa base sino al 14 luglio del 2003, quando ha ammesso che l’aeronautica militare aveva una “località operativa” nella zona del Groom Lake, senza fornire, però, ulteriori informazioni. L’area che circonda il lago è permanentemente ristretta sia al traffico aereo civile che a quello militare “normale”. Stazioni radar proteggono il territorio, e il personale non autorizzato viene velocemente espulso. Anche ai piloti militari che si addestrano in quei luoghi è proibito entrare ( anche accidentalmente) nello spazio aereo che circonda Groom Lake.
“Aria-51” dal 1950 è balza all’attenzione mondiale per la segretezza che è stata mantenuta sull’attività che si svolge all’interno della base, e soprattutto per l’attenzione rivolta dagli ufologi che hanno sempre sostengono che il governo degli Stati Uniti abbia avuto (e forse ha) contatti con extraterrestri, mantenendo all’oscuro l’opinione pubblica. Una convinzione scaturita dopo incidente di Roswell del 1947, quando i presunti rottami di un Ufo e i corpi del suo equipaggio precipitati appunto a Roswell furono trasportati all’interno della base. Teoria sostenuta, tra gli altri, anche dall’ex ministro alla difesa canadese Paul Hellyer.
Teorie e miti, dunque, si sono accavallati per decenni, favoriti (direttamente o indirettamente) dall’assoluta segretezza che ha circondato “Aria-51”. Ora questo documento di 400 pagine tenderebbe a dimostrare che il segreto riguardava ricerche su velivoli, e si porta ad esempio, la creazione dell’U-2, dimostrazione che, in realtà, risulta poco convincente anche a chi non è appassionato di dischi volanti ed extraterrestri. Il report pubblicato, denominato “Central Intelligence Agency and Overhead Reconnaissance: The U-2 and Oxcart Programs”, rivela anche la disposizione di una parte del sito e la sua planimetria. La mappa ne mostra i contorni, compreso il Paradise Ranch, una struttura realizzata per ospitare i lavoratori. “Area-51”, in poche parole, è stata il centro operativo e di sviluppo dell’aereo-spia “U-2”, la cui costruzione fu affidata alla Lockheed Martin, e base per lo sviluppo e il test di apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia.
Si afferma che la base di Groom Lake era stata già utilizzata come zona per test dell’artiglieria e per test di bombardamento durante la Seconda guerra mondiale, ma venne ufficialmente abbandonata fino al 1955, quando venne selezionata dal team “Skunk Works della Lockheed Corporation” come luogo ideale per effettuare i test dell’aereo spia “U-2”. L’incidente di Roswell avvenne nel 1947 e testimoni hanno sostenuto che la base era operativa in quella data, tanto che vi furono portati i “pezzi” del presunto disco volante.
La prima contraddizione del documento di 400 pagine, dove si riferisce che “Aria-51” era “dedicata” all’aereo “U-2” riguarda le date: si sostiene che la base venne abbandonata sino al 1955, mentre c’è da dire che la progettazione del velivolo-spia è antecedente e risale a cinque anni pria, quando l’USAF bandì un concorso per la costruzione di un ricognitore ad alta quota. Questo nuovo “U-2” effettuò il primo volo il 4 agosto 1955, e quindi la base “Aria-51” era già in efficiente attività. Gli “U-2”, gestiti dalla CIA, iniziarono i sorvoli del territorio sovietico a metà del 1956. Che si parli ora degli “U-2” e della stessa “Area-51” nei termini indicati dal report del “National Security Archive” a molti appare come una manovra di disinformazione messa in atto per allontanare, ancora una volta, dall’effettiva operatività della base. Non solo agli ufologi, ma a quanti si sono interessati della questione, è sempre apparso strano che nessuna Commissione del Congresso USA si sia occupata di ciò che accade realmente all’interno di questa installazione che, fino a poco tempo addietro non appariva neanche nelle carte militari e ne era proibita l’osservazione anche dai satelliti che popolano il cielo.