Con "Meticci" addio alla discografia di Ornella Vanoni

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75_ORNELLA VANONI_foto di Marinetta Saglio ©Lo scorso 10 settembre, è uscito “METICCI” (IO MI FERMO QUI), il nuovo album di inediti di ORNELLA VANONI,disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, pubblicato da Sony Music. Con questo album Ornella Vanoni dice addio alla discografia: “Meticci” (Io mi fermo qui) sarà infatti l’ultimo album di inediti della sua carriera.

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«Meticci non sono solamente gli incroci di razze, lingue o culture – spiega Ornella Vanoni – Meticci sono coloro che si fermano a contare gli spicchi di luna in un cielo scuro. Chi si interroga sul perché delle cose senza stancarsi mai. Chi riesce a riconoscersi in mezzo ad una folla distratta. Chi vive ai margini. Chi si sente come avesse l’olfatto sopraffino di un randagio o gli artisti che riescono a creare mondi diversi in cui abitare. Chi nonostante gli anni che passano riesce ancora ad innamorarsi di tutto».

Anticipato in radio dal primo singolo “Basta Poco”, “Meticci” (Io mi fermo qui) arriva a 6 anni da “Una bellissima ragazza” (2007), ultimo album di inediti di Ornella Vanoni, e a 3 anni dal doppio album dal vivo “Live al Blue Note” (2010).

L’album, prodotto da Mario Lavezzi, che ha scritto anche “Basta Poco”, vanta grandi collaborazioni: da Franco Battiato al rapper senegalese Badara Seck, da Nada a Roberto Pacco, da Gabriele Semeraro al giovane cantautore siciliano Lorenzo Vizzini, che ha scritto le musiche e, a quattro mani con Ornella Vanoni, i testi di 8 dei 13 brani contenuti nel disco.

Questa la tracklist di “Meticci” (Io mi fermo qui), che contiene anche un omaggio a Lucio Dalla: “Basta poco”, “La donna dai capelli blu mare”, “Meticci”, “Dalla tua vita”, “Il bambino sperduto”, “Non è questa casa mia”, “Terra nera”, “Il fiume”, “Che vitalità”, “Costruzione”, “4 marzo ’43”, “Aurora”, “Di passaggio”.

Il 5 novembre Ornella Vanoni sarà in concerto al Café Carlyle di New York, in attesa del suo nuovo tour teatrale in partenza a marzo 2014.

Il video di “Basta Poco (online su www.youtube.com/watch?v=B67nrsLBaCkè stato curato dal visual artist Giuseppe Ragazzini e racconta gli sguardi dei bambini di tutto il mondo attraverso le fotografie realizzate dal fotoreporter Enzo Ragazzini. Giuseppe Ragazzini ha realizzato anche le illustrazioni della cover del singolo e dell’album.

IL VIDEO

SCHEDA ALBUM

“Meticci” (Io mi fermo qui)

“Le parole si muovono come zattere su cui traghettano i loro significati: quelli nuovi che vogliamo affidargli noi, quelli che nascono da un innesco riuscito.

Meticci non sono solamente gli incroci di razze, lingue o culture.

Meticci sono coloro che si fermano a contare gli spicchi di luna in un cielo scuro.

Chi si interroga sul perché delle cose senza stancarsi mai.

Chi riesce a riconoscersi in mezzo ad una folla distratta. Chi vive ai margini.

Chi si sente come avesse l’olfatto sopraffino di un randagio o gli artisti che riescono a creare mondi diversi in cui abitare.

Chi nonostante gli anni che passano riesce ancora ad innamorarsi di tutto”.

O. V.

 

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 “Basta poco”

“La donna dai capelli blu mare”

“Meticci”

“Dalla tua vita”

“Il bambino sperduto”

“Non è questa casa mia”

“Terra nera”

“Il fiume”

“Che vitalità”

“Costruzione”

“4 marzo ’43”

“Aurora”

“Di passaggio”


SCHEDA ALBUM

Ornella Vanoni racconta “Meticci” (Io mi fermo qui)

 

“BASTA POCO”

La musica è di Lavezzi e l’idea è la mia. Con Vizzini è nato questo testo dedicato a tutti i bambini del mondo, quindi di tutte le razze.

“LA DONNA DAI CAPELLI BLU MARE”

Erano anni a cui pensavo a “La donna dai capelli blu mare”, insieme a “Meticci”. L’idea di questa donna dai lunghi capelli che li disfa per avere una rete che raccogliesse gli uomini dal mare. Insieme a Vizzini è nata questa canzone che io trovo straordinaria. Unica nel suo genere.

“METICCI”

È la canzone che parla di persone che sono fuori dai normali canoni, quelli che la società pensa. Speciali, quindi probabilmente, tutti quanti artisti.

“DALLA TUA VITA”

È un incontro d’amore, dove il bianco e il nero si uniscono. Si uniscono le bocche, si uniscono le mani… è un incontro di colori da cui nascerà un nuovo colore, universale, che si chiamerà Amore.

“IL BAMBINO SPERDUTO”

Un giorno all’improvviso penso a Nada e al suo grande talento. La chiamo e le dico: “Senti Nada mi scriveresti un pezzo su un bambino che viene perduto in mare?” Lei mi risponde: “Ma io non ho mai scritto per nessuno. Non so se sono capace”. “Tu prova: se sei capace bene, se non sei capace sei grande lo stesso!” Ha scritto un pezzo meraviglioso. Con tutta la dolcezza e la fantasia che può avere un grande talento femminile.

“NON È QUESTA CASA MIA”

Questa la sento veramente mia. È la storia di una ragazza che vive sulla strada. Ne descrive il dolore, la solitudine, la paura e la vergogna.

“TERRA NERA”

È una canzone molto forte. È forte per le parole: “Acqua che sgorga dalla mia bocca”.

“IL FIUME”

A questa canzone di Pacco abbiamo apportato qualche variante e poi l’abbiamo inserita nel disco perché è interessante presentare il fiume come uno scultore, come un artista. È molto “Mariachi”.

“CHE VITALITÀ”

Nasce dal mio essere matta e un po’ infantile. E sono, non sempre, anche un po’ cretina.

“COSTRUZIONE”

Questa canzone l’ho già cantata anni fa ma l’ho voluta inserire in questo disco. È un capolavoro di Chico Buarque de Hollande. È una morte bianca ma non c’è nessun tipo d’accusa. È una struggente infinita commozione. Difficile che non spunti una lacrima; se non spunta vuol dire che non hai cuore.

“4 MARZO ‘43”

Ho sempre amato “4 marzo”, un capolavoro! Dalla – Pallottino. L’ho voluta incidere in questo disco: Meticcio – Dalla – Meticcio l’uomo che viene dal mare. E poi mi piace cantare al maschile. Mi chiamerò anche io Gesù Bambino!

“AURORA”

Un altro giorno chiamo Battiato: “Senti Batti, io sto facendo questo disco dal titolo ‘Meticci’” e gli spiego la valenza che per me ha questo termine. Lui mi dice: “Ah, ce l’ho una canzone da darti. È una canzone scritta da me e da Nabil Salameh. Si chiama “Aurora”. Me la manda e poi mi richiama: “La faccio anche io. Vedrai, la faccio meglio di te!” “Batti, come sei carino: sempre così sereno che sei invidiabile!”.

“DI PASSAGGIO”

È quasi un sussurro. Una costatazione della nostra impermanenza.

BIOGRAFIA

54_ORNELLA VANONI_foto di Marinetta Saglio ©Ornella Vanoni nasce a Milano il 22 settembre 1934. Si iscrive alla scuola del Piccolo Teatro e incontra Giorgio Strehler che diventa, oltre che il maestro, il suo compagno. Debutta nel 1957 ne “I Giacobini” di Federico Zardi. Strehler decide di inventare per lei un genere totalmente nuovo che prenderà il titolo di “canzoni della mala”, in buona parte scritte da lui con la collaborazione di Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo e altri. Con questo repertorio Ornella arriva al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1959.

L’incontro nel 1960 con Gino Paoli la avvicina alla canzone d’autore e porta a una collaborazione autore-interprete di brani memorabili. Vince il premio S. Genesio come migliore attrice nel 1961 per “L’idiota” di Achard e “La fidanzata del bersagliere” di Anton. L’anno successivo verrà chiamata da Garinei Giovannini per portare “Rugantino” anche a New York.

Da questo momento ci sono solo musica, dischi, tv e festival. Vince il primo premio insieme a Modugno al Festival di Napoli con “Tu sì na cosa grande” e vince anche il secondo cantando con Nunzio Gallo la canzone “Ammore mio”. Partecipa a cinque Sanremo non vincendo mai.

Per qualche anno si trasferisce a Roma e fonda la sua casa discografica “Vanilla” mentre l’attività musicale prosegue con gli LP a tema, affiancata dal lungo sodalizio artistico e umano con Sergio Bardotti che la porta a scrivere i testi che interpreta e a collaborare – riscuotendo un enorme successo – con i New Trolls. Sarà sempre con Bardotti che Ornella si avvicina al fantastico mondo del Brasile di Vinicius de Moraes e Toquinho.

La collaborazione con Bardotti si conclude con l’album “Ornella e….”, inciso con i maggiori jazzisti del mondo: George Benson, Herbie Hankock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter.

Negli anni ’90 ha inizio la collaborazione con il produttore artistico Mario Lavezzi. Si susseguono successi discografici epocali e relative tournée. Nel 1988 con il concerto “O” porta in teatro qualche cosa di assolutamente nuovo, l’arte: il segno forte di Arnaldo Pomodoro.

È stata insignita delle onorificenze di Commendatore e di Grande Ufficiale.

Torna a teatro nel 1985 con Albertazzi in “Romantic Comedy” di Bernard Slade e nel 2007 al Festival Magna Grecia Teatro di “Femmina e Fuoco – Voci dal mito” dove interpreta le donne del mito greco nello spettacolo diretto da Giancarlo Cauteruccio.

Il 2008 è l’anno di importanti riconoscimenti: “Premio Milano donna – le donne che hanno fatto grande Milano”, “Premio Marisa Bellisario Speciale alla Carriera”, “Premio Lunezia”.

L’anno si chiude con l’uscita del nuovo cd “Piu’ di me” dove molti dei migliori artisti italiani duettano con lei – in pochi mesi doppio disco di platino e premio WMA 2009 – e a cui segue uno spettacolare concerto a piazza del Duomo dove assistono 40.000 persone. Ancora una prima serata Rai 1 che sbanca auditel e share ed una Tournée di nove mesi che la porta in tutta Italia.

In novembre 2009 l’uscita di un nuovo cd “Più di te” dove interpreta al maschile noti brani dei migliori cantautori presentato in quattro memorabili serate al Blue Note di Milano. A maggio 2010 riceve al Campidoglio di Roma il prestigioso “Premio Simpatia 2010”. Il meglio della registrazione Live al Blue Note viene raccolto in un doppio cd “Ornella Vanoni Live al Blue Note” che esce in ottobre 2010.

Nel 2011 decide insieme a Peppe Servillo di fare uno spettacolo al Teatro Strelher con un mix di Mala, Brecht e le stupende sceneggiate napoletane. Nello stesso anno esce la sua biografia “Una bellissima ragazza” con i commenti del giornalista Giancarlo Dotto.

A marzo 2012 viene presentato in anteprima al Piccolo Teatro Strehler “Ornella Vanoni. Ricetta di donna”, il primo docu-film dedicato ad Ornella Vanoni.

A settembre 2013 pubblica il nuovo album di inediti “Meticci” (Io mi fermo qui).

CREDITI

73_ORNELLA VANONI_foto di Marinetta Saglio ©PROGETTO: Ornella Vanoni – PRODUZIONE: Mario Lavezzi per Nuove Arti S.r.l.

Arrangiamenti: Nicolò Fragile, Gabriele Semeraro, Adriano Pennino, Celso Valli.

 

BASTA POCO: Musica: Mario Lavezzi – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento: Mario Lavezzi/Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Paolo Costa – Percussioni: Leo Di Angilla – Cori: Badara Seck, Mbar Ndiaye, Gone Samb – Voce Rap: Badara Seck

 

LA DONNA DAI CAPELLI BLU MARE: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Paolo Costa – Percussioni: Leo Di Angilla

 

METICCI: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Edu Hebling – Percussioni: Leo Di Angilla – Quartetto d’archi: Archimia – Violini: Serafino Tedesi e Paolo Costanzo -Viola: Matteo Del Soldà – Violoncello: Andrea Anzalone

 

DALLA TUA VITA: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Adriano Pennino – Chitarre: Maurizio FIordiviso – Batteria: Lele Melotti – Basso: Edu Hebling – Percussioni: Leo Di Angilla

 

IL BAMBINO SPERDUTO: Musica e Testo di: Nada Malanima – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Celso Valli – Batteria: Paolo Valli – Basso : Cesare Chiodo – Chitarre acustiche ed elettriche: Samuele Dessi’ – Programmazione suoni ed editing: Samuele Dessi’ – Archi della “C.V. ensamble orchestra” scritti da Celso Valli e Gian Carlo di Maria, diretti da Gian Carlo di Maria e registrati da Marco Borsatti presso gli studi Fonoprint di Bologna – Assistente: Enrico Capalbo – Registrato da Marco Borsatti presso gli studi Fonoprint e Impatto di Bologna – Mixato da Marco Borsatti e Celso Valli presso gli studi Impatto di Bologna

 

NON È QUESTA CASA MIA: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Julim Barbosa – Batteria: Lele Melotti – Basso: Edu Hebling – Percussioni: Leo Di Angilla

 

TERRA NERA: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini- Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Gabriele Semeraro – Chitarra El.: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Paolo Costa – Percussioni: Leo Di Angilla – Cori: Badara Seck, Mbar Ndiaye, Gone Samb – Vocalizzi: Badara Seck

 

IL FIUME: Musica Roberto Pacco – Testo: Tommy Di Salvo – Universal/Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento: Roberto Pacco/ Nicolò Fragile – Tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Edu Hebling – Percussioni: Leo Di Angilla – Fisarmonica: Roberto Pacco

 

CHE VITALITÀ: Musica: Lorenzo Vizzini – Testo: Ornella Vanoni/Lorenzo Vizzini – Peer Music S.r.l./Nuove Arti S.r.l. – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Gabriele Semeraro – Chitarra Acustica: Julim Barbosa – Chitarra El.: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Edu Hebling – Percussioni: Leo Di Angilla

 

COSTRUZIONE (CONSTRUÇAO): Musica e testo: Chico Buarque De Holland – Adattamento testo italiano Sergio Bardotti – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Gianfranco Clerici – Percussioni: Leo Di Angilla – Edizoni: Copyright Control

 

4 MARZO ‘43: Musica: Lucio Dalla – Testo: Paola Pallottino / Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Francesco Corvino – Basso: Paolo Costa – Percussioni: Leo Di Angilla – Violino: Serafino Tedesi – Fischio: Giuseppe D’Ortona – Ed. Universal Music Publishing/Copyrigth Control

 

AURORA: Musica: Franco Battiato/Nabil Salameh – Testo: Manlio Sgalambro/FrancoBattiato – Arrangiamento, tastiere e pianoforte: Nicolò Fragile – Chitarre: Nicola Oliva – Batteria: Lele Melotti – Basso: Paolo Costa – Percussioni: Leo Di Angilla – Edizioni : L’Ottava/Universal Music Publishing

 

DI PASSAGGIO: Musica: Gabriele Semeraro – Testo: Lorenzo Vizzini – Peer Music/Nuove Arti – Arrangiamento, tastiere e orchestrazione: Gabriele Semeraro – Pianoforte: Mario Rosini – Chitarra Ac.: Salvatore Russo – Basso: Camillo Pace – Percussioni: Leo Di Angilla – Fisarmonica: Vince Abbracciante – Registrato presso Studio Mediterraneo di Massimo Stano – Registrato presso gli studi Hit Factory, Peer Music di Milano, e Villaggio dei Pioppi da Luca Vittori – Assistente: Iacopo Pinna – Mixato da: Luca Vittori presso gli studi Villaggio dei Pioppi e Hit Fractory – Assistente: Iacopo Pinna – Orchestra Concertissimo Bucarest, direttore artistico Laura Lungu – Organizzazione: Concertissimo Bucharest Recording Group, general manager Laura Lungu – Direttore d’orchestra: Sandro Di Stefano – Trascrittura arrangiamenti orchestrali: Massimiliano Lazzaretti – Studio registrazione: Mediapro Studios – stage 6, Buftea, Romania – Fonico: Fabio Ferri – Assistente: Daniele Patriarca

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