Dieci anni chiesti dalla Procura contro Raffaele Lombardo

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Raffaele-LombardoDi Alfio Musarra

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È ripresa questa mattina nel Palazzo di Giustizia a Catania la requisitoria nel processo per concorso esterno all’associazione mafiosa all’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che si celebra davanti al Gup Marina Rizza a porte chiuse e con rito condizionato abbreviato. In tarda mattinata come da programma, e’ arrivata la richiesta da parte della Procura di Catania che ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per l’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.

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Inoltre, il procuratore capo Giovanni Salvi che è intervenuto personalmente davanti al Gup Marina Rizza, ha chiesto come pene accessorie due anni di libertà vigilata e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Intanto l’ex governatore Raffaele Lombardo presente in aula come sempre, respingendo le accuse, ha annunciato che ha rinunciato alla prescrizione del reato di corruzione elettorale nel processo a Catania, scelta ha commentato il suo legale Alessandro Benedetti: “di un fatto storico per la Regione Siciliana”.

Al termine dell’udienza commentando la richiesta della Procura, Lombardo ha detto: “Sono chiacchiere di mafiosi o presunti tali che molto spesso riferiscono voci anche di persone morte a fronte di nessun favore, assunzione, concessione o appalto reso a gruppi mafiosi direttamente o indirettamente”. “Dal 14 ottobre sarà la volta della difesa – ha detto l’ex governatore – smonteremo pezzo a pezzo questa accusa virtuale”. “Ho deciso – annuncia Lombardo – di riattivare il mio blog su Internet perché i cittadini sappiano la verità”.

Intanto la sentenza è prevista per il 6 di Novembre.

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