Il buono, il brutto e il cattivo. Obama, Putin, Assad & gli altri

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sciroccoDi Salvo Barbagallo

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L’indifferenza della gente italiana alla “questione Siria” forse può avere una spiegazione: è oltremodo difficile capire in questa vicenda chi sia il “buono”, il “brutto” e il “cattivo”. Appare chiaro, comunque, che i tre protagonisti della tragedia che si sta vivendo siano tre: Assad, l’accusato, presunto uccisore di centinaia di connazionali ribelli, che avrebbe usato armi di distruzione come il gas nervino; Obama, presunto “guardiano” del mondo cosiddetto civile; Putin, presunto elemento incomodo perché continua a difendere Assad. In questa equazione, però, mancano gli “altri” coprotagonisti, quali Hollande e Cameron. E poi ci sono anche “altri”, quelli che esprimono prudenza e si trincerano dietro le decisioni dell’ONU prima di scendere in campo. E’ una partita collettiva? No, è di più ampio respiro: è globale. Non si può dimenticare che c’è la Cina, che c’è Israele, che c’è la Turchia, e così discorrendo.

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In questo bailamme andare a scoprire chi sia veramente il buono o il brutto o il cattivo diventa impresa ardua. Diciamo allora che il protagonista di questa tragedia (ripetiamo e sottolineiamo “tragedia”) è il gas Sarin, gas nervino della famiglia degli organofosfati classificato come arma chimica di distruzione di massa.  A temperatura ambiente il Sarin è un liquido da incolore a giallo-bruno, inodore, estremamente volatile. Il suo vapore è inodore ed incolore. L’intossicazione può avvenire per inalazione e attraverso contatto cutaneo. Un’adeguata concentrazione di vapori è in grado di attraversare la pelle, rendendo non sufficiente l’uso di una maschera antigas. Il Sarin colpisce il sistema nervoso degli organismi viventi ed è, ovviamente, letale. Obama sostiene che ci sono le prove che questo gas sia stato usato da Assad, Putin chiede prove concrete, l’Iran sostiene che questo gas è in possesso dei ribelli anti Assad e che lo hanno usato loro: come stanno veramente le cose? Si può credere “per fede” ad Obama, Putin o all’Iran? L’interrogativo resterà, probabilmente, senza risposta o con tante risposte a seconda degli schieramenti.

L’interrogativo al quale non si vuole dare risposta è “chi produce queste armi di distruzione di massa e a chi vengono vendute”? Si dice l’aveva Saddam e Saddam li trasferì in Siria prima dell’attacco all’Iraq. Ma a Saddam chi le aveva date?

Due belle pagine oggi sul quotidiano “la Stampa”  parlano della “questione Siria”, una di queste è dedicata principalmente all’arsenale in possesso di Assad e da chi lo ha acquistato: manco a dirlo fra i maggiori venditori di armi alla Siria c’è l’Italia, prima fornitrice fra i Paesi europei nell’ultimo decennio. Ma di cosa stiamo parlando, dunque?

Obama ha dimenticato – lo ricorda “La Stampa” – che nel 1988 fu Bill Clinton, presidente USA, a “favorire” l’ascesa di Assad, e che da quel momento la Siria “uscì dalla lista nera, furono cancellate sanzioni, e attenuato l’embargo delle armi”? Quella decisione procurò, già in quel tempo, una commessa di ben 400 miliardi per l’industria militare italiana. Ora La CIA-USA addestra i ribelli in Turchia: notizia divulgata dalle agenzie stampa e dai mass media. Ma di cosa stiamo parlando, dunque?

Ora si pagano i danni del passato, ed altri danni si aggiungeranno alla “tragedia” che si sta consumando sotto gli occhi di tutti, anche sotto gli occhi degli indifferenti che non vogliono vedere.

I ministri Bonino e Mauro affermano che l’Italia non prenderà parte a nessun attacco contro la Siria se non c’è il benestare dell’ONU: l’Italia, intanto, invia due navi militari in Libano – il cacciatorpediniere “Andrea Doria” e la fregata “Maestrale” – con lo scopo di tutelare i Caschi Blu di casa nostra (oltre mille militari) nel caso che il conflitto (annunciato) con la Siria coinvolga quel Paese. Quello dell’Italia, comunque lo si voglia intendere, è un “coinvolgimento” se pur indiretto, se pur “preventivo”, del nostro Paese in questa terribile vicenda siriana.

A questo punto, dove possiamo andare a cercare “il bello, il brutto e il cattivo”? Sarebbe più opportuno affermare, scusateci, che i protagonisti sono tutti e contemporaneamente “belli, brutti e cattivi”…e non parliamo ipocritamente di pace e dittatori da eliminare senza sapere di cosa stiamo parlando.

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